In un documento congiunto con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti presentato un pacchetto di oltre 20 proposte per concedere il più ampio respiro possibile a imprese, professionisti e lavoratori dipendenti.
Una linea di intervento uniforme per tutto il territorio nazionale almeno fino alla dichiarazione di “fine emergenza”, con misure urgenti di contenimento degli effetti negativi che la situazione legata al diffondersi del coronavirus sta producendo sul tessuto socio-economico nazionale. In un documento congiunto diffuso oggi, Confindustria e Consiglio nazionale dei commercialisti presentano un pacchetto di oltre 20 proposte finalizzate a concedere il più ampio respiro possibile a imprese, professionisti e lavoratori dipendenti, evitando di ingenerare crisi di liquidità dovute al versamento di tributi e contributi.
Confindustria e Commercialisti chiedono innanzitutto la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari, contributivi e assistenziali e relativi all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni, compresi quelli relativi alle ritenute e ai tributi locali, e, alla scadenza, la previsione di un periodo congruo di rateazione dei pagamenti sospesi. Tra le proposte anche quella di sospensione di tutti i termini processuali tributari e di quelli di impugnazione di atti e sentenze.
Importante per imprese e commercialisti anche prevedere la possibilità per tutte le società di rinviare l’approvazione del bilancio entro il termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale (ovvero entro un termine più ampio), anche in assenza di una specifica previsione statutaria in tal senso e senza necessità di motivare il ricorrere delle particolari esigenze relative alla struttura e all’oggetto della società previste dall’articolo 2364, secondo comma, del codice civile. Confindustria e Commercialisti chiedono poi il conseguente rinvio della nomina dell’organo di controllo o del revisore prevista dall’articolo 2477 del codice civile.
Una linea di intervento uniforme per tutto il territorio nazionale almeno fino alla dichiarazione di “fine emergenza”, con misure urgenti di contenimento degli effetti negativi che la situazione legata al diffondersi del coronavirus sta producendo sul tessuto socio-economico nazionale. In un documento congiunto diffuso oggi, Confindustria e Consiglio nazionale dei commercialisti presentano un pacchetto di oltre 20 proposte finalizzate a concedere il più ampio respiro possibile a imprese, professionisti e lavoratori dipendenti, evitando di ingenerare crisi di liquidità dovute al versamento di tributi e contributi.
Confindustria e Commercialisti chiedono innanzitutto la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari, contributivi e assistenziali e relativi all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni, compresi quelli relativi alle ritenute e ai tributi locali, e, alla scadenza, la previsione di un periodo congruo di rateazione dei pagamenti sospesi. Tra le proposte anche quella di sospensione di tutti i termini processuali tributari e di quelli di impugnazione di atti e sentenze.
Importante per imprese e commercialisti anche prevedere la possibilità per tutte le società di rinviare l’approvazione del bilancio entro il termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale (ovvero entro un termine più ampio), anche in assenza di una specifica previsione statutaria in tal senso e senza necessità di motivare il ricorrere delle particolari esigenze relative alla struttura e all’oggetto della società previste dall’articolo 2364, secondo comma, del codice civile. Confindustria e Commercialisti chiedono poi il conseguente rinvio della nomina dell’organo di controllo o del revisore prevista dall’articolo 2477 del codice civile.