L'Assemblea dell'OAM ha approvato la modifica dello statuto, l'apertura a nuove categorie e inserisce la parità di genere per le elezioni del comitato di gestione.
La Fondazione OAM apre a nuove categorie, confermando tuttavia la centralità del suo ruolo nei confronti di Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi, e inserisce il principio di parità di genere nelle modalità di elezione del Comitato di Gestione. Sono le principali modifiche allo Statuto dell’Organismo deliberate dall’Assemblea straordinaria del Consiglio dei Partecipanti svoltasi il 27 gennaio.
In base alle modifiche allo Statuto potranno partecipare all’Organismo le Associazioni o Federazioni rappresentative, a livello nazionale, delle categorie di soggetti iscritti negli Elenchi, Albi o Registri tenuti dall’Organismo stesso diversi da Agenti e Mediatori. Questo nuovo gruppo di Partecipanti (gruppo C), si aggiunge a quelli rappresentativi di Banche, Intermediari finanziari, Istituti di moneta elettronica e Istituti di pagamento (gruppo A) e di Agenti in attività finanziaria e Mediatori (gruppo B), con le seguenti eccezioni: per le modifiche allo Statuto il gruppo C avrà il 7% dei voti complessivi nel Consiglio dei Partecipanti, e non voterà alle elezioni del Presidente e dei componenti del Comitato di Gestione.
Si ricorda che attualmente l’OAM gestisce i Registri dei Compro oro e dei Cambiavalute.
In base alle modifiche approvate dall’Assemblea, per garantire la parità di genere, i Partecipanti dovranno inserire, nelle liste dei candidati che verranno selezionati dal voto on-line degli iscritti agli Elenchi, almeno tre nominativi su otto appartenenti al genere meno rappresentato. Se all’esito delle votazioni da parte dei Partecipanti non dovessero risultare rappresentati entrambi i generi con almeno un candidato eletto, si procederà al ripescaggio del candidato del genere non rappresentato, che abbia ottenuto più preferenze all’esito delle votazioni on-line.
Nella formazione delle liste i Partecipanti si impegnano inoltre a favorire una diversificazione di età, competenza ed esperienza.
L’articolato approvato dovrà ora ottenere, acquisito il parere del Ministero dell’Economia e sentita la Banca d’Italia, il via libera della Prefettura.