L'utile della Banca nel 2023, oltre ogni aspettativa, è stato di 8,6 miliardi, in rialzo di oltre il 50% su 2022.
Utile netto contabile di Gruppo pari a €9,5 miliardi nel FY23, utile netto di €8,6 miliardi in rialzo di oltre il 50% FY/FY, con un RoTE del 16,6% o del 20,5% su un CET1 ratio al 13%, aggiustato per il capitale in eccesso
EPS e DPS in aumento rispettivamente del 74% a €4,71 e del 80% a €1,78
Introduzione di acconto dividendo e riacquisto azioni proprie per una distribuzione totale di circa €10 miliardi1 nell'anno solare 2024 e ad un rendimento da dividendo di circa il 10%2
CET1 ratio3 pari al 15,89%, in rialzo di circa 100 pb nonostante la distribuzione4 del 100% dell'utile netto a valere sul FY23, che riflette la solida efficienza del capitale, la redditività e la generazione organica di capitale pari a €12 miliardi nel 2023
Ricavi totali pari a €23,8 miliardi, sostenuti da un solido NII pari a €14,0 miliardi e da commissioni resilienti pari a €7,5 miliardi nonostante l'avverso scenario macroeconomico
Solida e trasformata qualità degli attivi con un Costo del Rischio pari a 12 pb con robuste linee di difesa a protezione dai rischi
Eccellenza operativa con una riduzione dei costi ottenuta anno dopo anno nonostante l'inflazione e senza sacrificare gli investimenti, con un rapporto costi/ricavi nel FY23 pari al 39,7%
Eccellente creazione di valore con una distribuzione complessiva4 di €8,6 miliardi per il FY23, o 100% dell'utile netto, e in rialzo di circa €3,35 miliardi rispetto al FY22
Guidance di utile netto FY24 sostanzialmente in linea con FY23 e RoTE a circa 16,5%, a riprova della nostra capacità di proteggere la redditività in ogni fase del ciclo economico
Introduzione di una politica di distribuzione ordinaria a partire dal 2024 di almeno il 90%[5] dell'utile netto
Deciso progresso nel raggiungimento delle nostre ambizioni ESG durante l'anno, con riconoscimenti a livello di settore per l'attenzione ai nostri valori e alla nostra cultura
Il 4 febbraio 2024 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ("UniCredit" o "il Gruppo") ha approvato i risultati consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2023 relativi al 4trim23 e al FY23.
Questo anno da record è la prova evidente della trasformazione di UniCredit, ben avviata lungo la strada per costruire un'eccellenza sostenibile, dimostrata dal conseguimento nel FY23 di un Utile Netto di €8,6 miliardi e di un RoTE al 16,6%. Nel FY23, l'Utile Netto contabile ha raggiunto la cifra record di €9,5 miliardi, più alta di €3,0 miliardi rispetto al FY22.
Per il dodicesimo trimestre consecutivo, il Gruppo ha dato prova dell'esecuzione del piano strategico e di una crescita costante nelle regioni in cui è presente, ottenuta bilanciando le tre leve finanziarie di ricavi, costi e capitale e sfruttando un modello paneuropeo unico nel suo genere, e risultata nel 4trim23 in un Utile Netto contabile di €2,8 miliardi, o un Utile Netto di €1,9 miliardi. Questi elevati rendimenti sono stati sostenuti da ricavi netti pari a €5,7 miliardi, composti da €3,6 miliardi di margine di interesse ("NII"), in aumento del 5,7% anno su anno principalmente per via di tassi più alti e della buona gestione del pass-through dei depositi. Le commissioni si sono attestate a €1,8 miliardi, in calo dello 0,6% anno su anno, soprattutto a causa dell'impatto delle riduzioni delle commissioni sui conti correnti in Italia e dei maggiori costi di cartolarizzazione. Al netto di queste componenti, le commissioni sono cresciute del 3,5% anno su anno, confermando la loro resilienza nonostante il quadro macroeconomico sfavorevole.
Le rettifiche su crediti si sono attestate a €300 milioni o ad un Costo del Rischio ("CoR") pari a 28 pb nel 4trim23. La solidità della qualità degli attivi di Gruppo è ancora una volta evidenziata da perdite attese costantemente basse, da un basso livello di esposizioni deteriorate con un'elevata copertura, e dagli overlay in essere pari a €1,8 miliardi sul portafoglio in bonis.
Nel 4trim23 i costi operativi sono stati pari a €2,5 miliardi, in rialzo del 6,9% trimestre su trimestre o dello 0,8% anno su anno, principalmente in ragione dell'aggiustamento dei salari legato al rinnovo del contratto nazionale di categoria in Italia e dal riconoscimento di bonus più elevati sulle performance. Per il FY23 i costi totali sono diminuiti dell'1% rispetto all'anno precedente attestandosi a €9,5 miliardi a conferma della capacità del Gruppo di mantenere la propria disciplina sui costi nonostante le pressioni inflazionistiche, proteggendo al contempo la crescita dei ricavi, capacità che si riflette nel rapporto costi/ricavi pari a 39,7%.
Ulteriori azioni proattive nel 2023 rinforzano le linee di difesa in essere e pongono le fondamenta per alimentare la redditività futura, nella forma di: costi di integrazione per circa €1,1 miliardi nel FY23 che consentiranno la continua trasformazione dell'organizzazione e punteranno a specifiche aree per la riduzione dei costi; overlay sul portafoglio in bonis sostanzialmente stabili a €1,8 miliardi ad ulteriore protezione della futura qualità degli attivi del Gruppo; e riduzioni di RWA per circa €24 miliardi rispetto all'anno precedente, attraverso programmi di cartolarizzazione e migliore allocazione di capitale tra la clientela, che contribuiscono ad aumentare l'efficienza del capitale a livello di Gruppo.
La posizione di capitale del Gruppo, tra le migliori del settore, si riflette in un CET1 ratio3 pari al 15,89%, un aumento di 973 pb a/a dal CET1 ratio pro forma rispetto al 14,91% nel FY223, trainato dai 389 pb (o €12,0 miliardi) di capitale generato organicamente. La significativa crescita è già al netto della intera distribuzione proposta4 per il 2023 di €8,6 miliardi, in aumento di €3,35 miliardi rispetto all'anno precedente.
La distribuzione agli azionisti4 pari a €8,6 miliardi a valere sul FY23 si intende nella forma di riacquisti di azioni proprie per €5,6 miliardi ed un dividendo per €3,0 miliardi, soggetti all'approvazione degli azionisti e dell'autorità di vigilanza. Questo implica un payout totale del 100% a valere sull'Utile Netto del FY23. UniCredit ha già dato inizio alla esecuzione di parte della distribuzione a valere sul FY23 anticipando una prima tranche del riacquisto di azioni proprie per €2,5 miliardi iniziata ad ottobre 2023, ed eseguita per €1,4 miliardi entro la fine dell'anno solare 2023.
La politica di distribuzione ordinaria del Gruppo introduce a partire dal 2024 un payout5 di almeno il 90% dell'Utile Netto. L'accantonamento del dividendo aumenterà al 40% dell'Utile Netto (rispetto al payout al 35% sul FY23), con la parte restante del payout5 dell'Utile Netto che avverrà nella forma di riacquisti di azioni proprie. La ripartizione finale tra dividendi e riacquisto di azioni proprie dipenderà dalle condizioni del mercato e sarà decisa dopo i risultati del 2024, insieme alla decisione finale sulle distribuzioni.
L'approccio alla distribuzione tramite acconto, applicabile sia al dividendo che al riacquisto di azioni proprie, si assume al 40% circa delle distribuzioni totali per l'anno di competenza. L'introduzione di un acconto sul dividendo a valere sull'Utile Netto del FY24 permetterà una distribuzione nell'anno solare 2024 di circa €10 miliardi, dei quali circa €7,2 miliardi relativi alla parte residua della distribuzione a valere sul FY234 (ovvero escludendo €1,4 miliardi relativi al riacquisto di azioni proprie a valere sul FY23 già eseguito nell'anno solare 2023), e circa €3 miliardi relativi all'acconto della distribuzione a valere sul FY24.
La creazione di valore per gli azionisti rimane una priorità e lo dimostrano il miglioramento della nostra redditività e delle nostre metriche per azione anche attraverso programmi di riacquisto di azioni proprie, che hanno generato nel FY23 un EPS[1] pari a €4,71, triplicato rispetto alla media nel periodo 2017-2019, DPS pari a €1,78, in aumento di nove volte rispetto alla media nel periodo 2017-2019, e TBVPS pari a €33,3, in rialzo del 46,0% rispetto alla media nel periodo 2017-2019.
Il 2023 segna un anno di progressi significativi per le nostre ambizioni ESG, con la definizione di ulteriori obiettivi settoriali diretti all'azzeramento delle emissioni e il continuo supporto ai clienti verso una transizione giusta. UniCredit rimane focalizzata nel rafforzare la propria attenzione verso le tematiche sociali, supportando le comunità nel loro progresso. Ne sono la prova i €20,5 milioni erogati come contributi per supportare i giovani e l'istruzione, come ad esempio borse di studio, da parte della Fondazione UniCredit. Il Gruppo rimane impegnato a ricoprire un ruolo importante nella funzione sociale che va ben oltre le tradizionali attività bancarie.
UniCredit è stata riconosciuta dal Top Employers Institute come Top Employer nel 2024 in Bulgaria, Germania, Italia e Serbia, oltre che per la sua filiale in Polonia. La certificazione di Top Employer a livello europeo attesta l'impegno di un'organizzazione per un ambiente lavorativo migliore, eccellenti politiche di gestione del personale, e procedure in grado di trattenere e di coinvolgere il talento. A dimostrazione del successo finanziario del Gruppo, la Banca è stata anche riconosciuta da The Banker con il titolo di "Banca dell'anno", e da quello di "Banca dell'anno nell'Europa occidentale", "Banca dell'anno in Italia" e "Banca dell'anno in Bulgaria". I nostri dipendenti sono un fattore cruciale nel continuo successo della nostra strategia, e questi premi rappresentano una prova inequivocabile della nostra trasformazione.
Tra i principali eventi recenti del 4trim23 e di gennaio 2024 si citano:
Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A. ha dichiarato:
Per il Full Year 2023 UniCredit ha prodotto un Utile Netto record pari a €8,6 miliardi, un aumento di oltre il 50% rispetto all'anno precedente. Il quarto trimestre è stato il dodicesimo consecutivo di una crescita di qualità e redditizia, prova incontestabile della nostra strategia unica e vincente. Questo dimostra cosa possiamo raggiungere quando mettiamo i clienti al centro di ciò che facciamo, e ci concentriamo sull'esecuzione della nostra trasformazione industriale, con ciascuno dei tredici paesi della nostra rete paneuropea che contribuisce al nostro successo. E se da un lato abbiamo superato di gran lunga le nostre ambizioni iniziali con UniCredit Unlocked, il nostro percorso è tutt'altro che terminato.
La crescita dei ricavi netti, la disciplina dei costi senza rinunciare ad investire e nonostante l'inflazione, e l'efficienza del capitale, hanno contribuito ad un RoTE del 16,6%, o del 20,5% su un CET1 ratio al 13%. Il nostro CET1 ratio al 15,9%, la nostra resiliente qualità degli attivi e le nostre solide linee di difesa ci collocano in una posizione invidiabile per continuare a muoverci efficacemente in un ambiente incerto.
Intendiamo distribuire agli azionisti un totale di €8,6 miliardi per il 2023, o il 100% dell'Utile Netto, in attesa delle approvazioni, in rialzo di €3,35 miliardi rispetto allo scorso anno, aumentando al contempo il nostro CET1 ratio di circa 100 pb al 15,9%. Dal 2021, abbiamo restituito €17,6 miliardi ai nostri azionisti, grazie ad una generazione organica di capitale estremamente solida e con la sostenibilità dei nostri rendimenti assicurata dal nostro momentum strategico e dal significativo capitale in eccesso.
Abbiamo coronato un anno di avanzamento verso i nostri obiettivi di azzeramento delle emissioni a livello di Gruppo con il recente annuncio del nostro obiettivo al 2030 sul settore dell'acciaio. Stiamo facendo passi da gigante nell'ambito del nostro programma di sostenibilità, e stiamo generando un significativo impatto positivo sulle nostre comunità.
Sono estremamente orgoglioso dei nostri dipendenti per il loro impegno e per il loro entusiasmo. Abbiamo costruito delle solide fondamenta e mentre entriamo nella prossima fase della crescita di UniCredit, so che continueremo ad evolverci e a raggiungere l'eccellenza per tutti i nostri stakeholders.
[1] Distribuzione nell'anno solare 2024 pari a €10 miliardi, dei quali circa €7,2 miliardi relativi alla distribuzione residua per il FY23 (ovvero escludendo €1,4 miliardi relativi al riacquisto di azioni proprie a valere sul FY23 già eseguito nell'anno solare 2023), e circa €3 miliardi relativi all'acconto della distribuzione a valere sul FY24. Distribuzione soggetta all'approvazione degli azionisti e dell'autorità di vigilanza.
[2] La distribuzione e il rendimento si riferiscono alla vista per cassa riferita al 2024, ovvero includono l'acconto sulle distribuzioni relative al 2024; rendimento calcolato sulla capitalizzazione di mercato al 1 gennaio 2024.
[3] Il CET1 ratio al 4Q23/FY23 è al netto dell'accantonamento per la distribuzione totale relativa al FY23, seguendo le nuove Q&A EBA 2023_6887, ovvero includendo anche il riacquisto di azioni proprie non ancora autorizzato dagli azionisti e dall'autorità di vigilanza. Al fine di un confronto coerente a/a e FY/FY, il CET1 ratio per il FY22 e il 4Q22 riportato nel documento è da intendersi pro forma per tutte le distribuzioni relative al 2022, incluso il riacquisto di azioni dedotto dai fondi propri nel 1trim23.
[4] Distribuzione soggetta all'approvazione degli azionisti e dell'autorità di vigilanza.
[5] Calcolato sull'utile netto inteso come utile netto contabile aggiustato per gli impatti derivanti da DTA da perdite fiscali riportate a nuovo e da eventuali poste una tantum relative ad elementi strategici.
[6] Utile netto per il FY22 e per il FY23 come definito nelle note generali; utile netto sottostante per il FY21; utile netto per il periodo FY17-19 rappresentato come media aritmetica dell'utile netto di Gruppo proformato ad esclusione della Turchia e di Fineco, a fini di comparazione.