Il prestito ha durata di 48 mesi ed è garantito dal Fondo Centrale di Garanzia ed è il primo emesso in Italia da una società industriale con finalità social.
UniCredit ha sottoscritto un prestito obbligazionario da 5 milioni di euro emesso, tramite la controllata AEA srl, dall'impresa marchigiana Loccioni specializzata nel settore dei sistemi automatici di misura della qualità dei prodotti e dei processi industriali.
Si tratta del primo minibond "sostenibile", con finalità green e social insieme, emesso in Italia da una società industriale (*)
Il prestito è strutturato con una durata di 48 mesi ed è assistito dalla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia.
Loccioni è un'impresa marchigiana fondata nel 1968 da Enrico e Graziella Loccioni.
La sua missione è "trasformare i dati in valore, per il benessere della persona e del pianeta". La competenza chiave è la misura e il metodo è "integrare idee, persone, tecnologie" nello sviluppo di sistemi automatici di misura e controllo, finalizzati al miglioramento della qualità, dell'efficienza e della sostenibilità di prodotti e processi industriali. Con oltre 450 collaboratori e sedi in Germania, Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Loccioni è oggi un riferimento per grandi clienti industriali in tutto il mondo.
Gli ambiti di sviluppo delle soluzioni hi-tech Loccioni riguardano la mobilità, l'energia, il benessere e l'ambiente. In ciascuno di questi ambiti Loccioni affianca clienti e partner leader mondiali nei loro mercati dall'Automotive all'Elettrodomestico, dall'Ambiente al Medicale, dall'Energia all'Areonautica. Con loro sviluppa soluzioni su misura, integrando tecnologie e discipline quali intelligenza artificiale, robotica collaborativa, sensor fusion, data science, per il miglioramento continuo della qualità.
Apertura e lavoro a rete sono alla base dello sviluppo Loccioni. Fin dall'inizio l'impresa ha collaborato con le scuole, le istituzioni, la comunità locale. Il benessere dell'impresa è legato a quello del territorio e il valore che l'impresa produce viene reinvestito in progetti nel e per il territorio.
"Non c'è impresa senza territorio, non c'è territorio senza impresa" afferma Enrico Loccioni. "Fin dall'inizio della nostra storia abbiamo interpretato l'impresa come bene comune che ha l'obiettivo di creare lavoro e valore nel territorio. Gli investimenti che abbiamo fatto e continueremo a fare riguardano la realizzazione di laboratori di innovazione sostenibile aperti, che possano creare cultura e stimolare imprenditorialità. Il nostro impegno per la sostenibilità - ambientale, sociale, economica - trova in questo innovativo strumento finanziario una certificazione del percorso virtuoso e una spinta per fare sempre meglio!"
"La sostenibilità sta diventando sempre più un fattore determinante nei percorsi di sviluppo delle imprese - sottolinea Andrea Casini, Co-Ceo Commercial Banking Italy UniCredit - e il nostro Gruppo ne ha fatto un elemento chiave del proprio modello di business. Con questa operazione confermiamo il nostro impegno per il supporto ai piani di crescita delle aziende del territorio, anche con strumenti di finanza alternativa. Con Loccioni per la prima volta in Italia abbiamo introdotto in un mini bond obiettivi di sostenibilità, a conferma della nostra capacità di configurare soluzioni adeguate a ogni dimensione aziendale per supportare la transizione verso un'economia a minore impatto di carbonio".
UniCredit è leader nelle soluzioni di finanziamento innovative per le PMI in Italia, avendo superato quota 400 milioni di euro in minibond sottoscritti o strutturati nell'arco di tre anni a beneficio di circa 60 piccole e medie imprese italiane. Mobilitando importanti risorse a sostegno dei progetti di sviluppo delle Pmi, i minibond arricchiscono inoltre la piena operatività del Gruppo bancario su tutte le soluzioni di finanziamento previste dal Decreto Liquidità e che si configurano come strumenti funzionali alla ripartenza post Covid-19.
I proventi del minibond "sostenibile" emesso da Loccioni saranno utilizzati dall'impresa per investimenti finalizzati a potenziare ulteriormente il suo percorso di crescita attraverso progetti con positivi impatti ambientali e sociali, in linea con la filosofia orientata allo sviluppo sostenibile radicato nel territorio nel lungo periodo.
Il sustainability financing framework Loccioni, redatto in linea con i principi dei Green & Social Bond della International Capital Market Association, definisce l'approccio che la società ha utilizzato per la selezione dei progetti eligibili e per l'emissione del minibond "sostenibile". Il Framework sarà certificato da RINA in veste di Second Party Opinion provider.
E' proprio l'introduzione all'interno dello scopo del finanziamento di tematiche e progetti sociali, oltre che di attività prettamente legate all'ambiente, che distingue questo minibond dalle recenti emissioni puramente "green".
Il concetto di "finanza sostenibile", infatti, va in questo caso oltre le attività a sostegno dell'ambiente, traducendosi nella capacità di un'industria di radicarsi nelle comunità in cui opera, contribuendo in concreto allo sviluppo del territorio e restituendo benessere "sociale" oltreché economico.
Più in dettaglio, al fine dell'emissione del minibond "sostenibile", Loccioni ha individuato alcuni progetti "green" e "social" sui quali concentrare gli investimenti.
Il progetto Leaf Community, la micro-grid eco-sostenibile che comprende i laboratori Loccioni, alcune abitazioni residenziali a zero emissioni di CO2, la produzione e l'accumulo di energia rinnovabile dal sole, dall'acqua e dalla terra, con la gestione ed ottimizzazione dei flussi energetici. L'investimento è in opere di efficientamento energetico ed ulteriore produzione di energia rinnovabile, nel revamping di edifici industriali ed abitativi, nell'installazione di pannelli fotovoltaici ed altre forme di energia rinnovabile che sfruttano le caratteristiche del territorio ed anticipano la transizione energetica. Lo sviluppo prevede inoltre la realizzazione di un nuovo concept di laboratori, i Nomadic Labs, destinati al collaudo dei nuovi componenti dell'auto elettrica (motori e assali elettrici, inverter, batterie). Si tratta di moduli energeticamente autosufficienti, removibili, che evitano il consumo di suolo, recuperano l'energia utilizzata durante il test e danno nuova vita alle batterie esauste delle auto elettriche. In progetto anche una sperimentazione di storage stagionale con idrogeno.
2 km di futuro® è il progetto di "adozione" del fiume Esino, per mettere in sicurezza e restituire alla comunità i 2 km di area fluviale accanto alle sedi Loccioni. Il progetto coniuga sostenibilità ambientale, resilienza e recupero culturale di un bene della comunità. L'investimento, completamente privato, ha visto anche la realizzazione della passerella pedonale Ventisessantotto, un ponte reale sul fiume, un collegamento tecnico per la micro-grid, ma anche metafora dell'impegno verso il futuro (al 2068). Progettato dall'Architetto Thomas Herzog, il progetto è anche un bene artistico per la comunità, selezionato ed esposto alla Biennale di Venezia 2018.
Proiettato ancora di più verso il futuro dell'impresa, della comunità e del territorio è la Valle di San Clemente, il progetto di innovazione rurale che ha l'obiettivo di valorizzare un'area interna soggetta allo spopolamento. A pochi passi dall'impresa, la valle diventa un laboratorio di economia circolare per le nuove energie della terra, per sviluppare lavoro e innovazione, in agricoltura e non solo. Anche qui l'investimento e la sfida sono nel recupero dell'identità e nella individuazione di valore, per stimolare nuova imprenditorialità e creare così le condizioni per il ripopolamento dell'area. Tra i progetti, la valorizzazione dell'Abbazia benedettina di Sant'Urbano (anno 1000) e la ristrutturazione di una vecchia scuola in disuso, destinata ad ospitare studenti e ricercatori dal territorio e da tutto il mondo. L'idea è sviluppare laboratori per le filiere agronomiche del territorio, coniugando innovazione e tradizione, migliorando la qualità e la biodiversità dei suoli e preservando il valore del paesaggio.
Nota:
(* fonti: Osservatorio Minibond, Politecnico di Milano; e Bebeez)