La continua robusta performance commerciale supporta la redditività dell'Istituto di credito.
L'ambizione della banca rimane quella di conseguire ritorni sostenibili superiori al costo del capitale lungo l'arco di un ciclo economico, ottimizzando la combinazione tra la crescita dei ricavi rettificati per il rischio, l'efficienza operativa e dell'efficientamento di capitale. Semplificazione, centralità del cliente e digitalizzazione restano le nostre tre linee guida. Il nuovo piano strategico sarà presentato in occasione del nostro Strategy Day virtuale il 9 dicembre 2021.
Nel 3trim21 l'utile netto sottostante1 ha raggiunto €1,1 miliardi, in rialzo dello 0,5 per cento trimestre su trimestre, e €3,1 miliardi nei primi nove mesi, equivalente a un RoTE2 sottostante del 7,9 per cento nei 9m21. La continua robusta performance commerciale, che riflette i punti di forza e l'unicità della nostra rete paneuropea, ha spinto i ricavi a €4,4 miliardi nel 3trim21. Le commissioni hanno prodotto ancora una volta un ottimo risultato nonostante il terzo trimestre risenta solitamente della stagionalità, il NII 6 ha a sua volta registrato un trimestre positivo.
I costi sono rimasti pressoché invariati su base annua, pari a €2,4 miliardi nel 3trim21 grazie alla continua attenzione all'efficienza e alla rigorosa disciplina dei costi, con un rapporto costi/ricavi del 55,2 per cento.
Il costo del rischio contabile si attesta a 27 punti base nel 3trim21, beneficiando di una migliore qualità dell'attivo e di un impatto limitato dal quadro normativo avverso 7.
La qualità dell'attivo è migliorata nonostante la pandemia Covid-19, con il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi al 4,5 per cento. Alla fine del trimestre, il CET1 ratio fully loaded era pari al 15,5 per cento3, con il CET1 MDA buffer fully loaded a 647 punti base4. Il patrimonio netto tangibile attestatosi a €53,4 miliardi è in aumento del 2,0 per cento trimestre su trimestre, principalmente grazie all'utile netto.
Guidance FY21 sui ricavi totali aggiornata a circa €17,5 miliardi e costi in linea con la guidance precedente, confermata a €9,9 miliardi. La guidance del costo del rischio sottostante5 FY21 è ulteriormente migliorata a circa 30 punti base. Per il FY21 la guidance per l'utile netto sottostante è stata aumentata oltre €3,7 miliardi.
I principali eventi finanziari recenti includono:
Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A. :
"Sono lieto di annunciare un set di solidi risultati nel terzo trimestre, che riflettono la forza della nostra rete, le condizioni di mercato favorevoli, l'incremento dell'attività della clientela in tutte le linee di business ed una ripresa economica molto vivace, che si prevede moderarsi. Continuiamo a sviluppare le nostre tre priorità - semplificazione, digitalizzazione e centralità del cliente - che saranno il fulcro del nuovo piano strategico di UniCredit, che sarà presentato il 9 dicembre 2021, e sosterranno il nostro impegno per la solidità, la stabilità e la crescita del Gruppo a lungo termine. Il profilo di liquidità e lo stato patrimoniale della banca restano eccellenti, e costituiscono una solida base da cui sviluppare il pieno potenziale della rete di UniCredit."
Note:
1 L'utile netto sottostante è la base di calcolo per la politica di distribuzione ordinaria del capitale. Utile netto sottostante normalizzato per le rettifiche una tantum del 3trim21 (-€48 mln).
2 Basato sull'utile netto sottostante.
3 Il CET1 fully loaded include la deduzione del pro-quota della componente in contanti prevista dalla distribuzione ordinaria dei capitale (30 per cento dell'utile netto sottostante). Infatti, la politica di distribuzione ordinaria del capitale è pari al 50 per cento dell'utile netto sottostante, di cui al massimo il 30 per cento in contanti e al minimo 20 per cento attraverso il riacquisto di azioni proprie; tuttavia, poichè l'autorizzazione per il riacquisto di azioni proprie verrà presentata nel 2022, la deduzione dai mezzi propri non include il relativo ammontare.
4 MDA buffer è rilevante dal punto di vista regolamentare solo verso il CET1 ratio transitional. CET1 MDA transitional buffer a 711 pb nel 3trim21. I requisiti di CET1 MDA sono pari al 9,03 per cento nel 3trim21.
5 Costo del rischio sottostante definito come costo del rischio contabile escluse rettifiche da quadro normativo avverso.
6 Contributo netto derivante dalla strategia di copertura dei depositi a vista nel 3trim21 a €359,7 mln, -€8,4 mln trim/trim e +€4,7 mln a/a.
7 Inclusa la nuova definizione di Default, ove rilevante.