L'Osservatorio Ance evidenziata che la riqualificazione abitativa, con un +20%, traina il settore grazie agli effetti eccezionali degli incentivi fiscali.
Dopo la pandemia e anni di bassa crescita l’Italia è tornata ad essere tra i principali Paesi Ue in termini di sviluppo, un risultato ottenuto soprattutto grazie al settore delle costruzioni che ha rappresentato oltre un terzo della crescita del Pil del +6,5% nel 2021. Gli investimenti nel settore infatti sono cresciuti del +16,4% nel 2021 con numeri da record: produzione +24,3%, occupazione +11,8%, ore lavorate +26,7%.
E’ questa l’analisi del Centro Studi Ance presentata oggi a Roma nella sede nazionale dell’Associazione dei costruttori dal Direttore del Centro studi Flavio Monosilio, il Vice Presidente Rudy Girardi e il Presidente Gabriele Buia.
A commentare lo scenario disegnato dall’Ance l’Amministratrice delegata di Rfi, Vera Fiorani e il Chief economist di intesa San Paolo, Gregorio De Felice.
Per il 2022 però le previsioni Ance si ridimensionano delineando una sostanziale tenuta (+0,5%) del mercato dovuta soprattutto a un -8,5 della manutenzione a causa del ridimensionamento di alcuni bonus edilizi e di un periodo di blocco nella cessione dei crediti in seguito alle continue modifiche normative. Bene invece la performarce delle opere pubbliche grazie ai cantieri del Pnrr anche se sulla piena realizzazione del Piano pesano alcune incognite dovute al caro materiali.
Aspetti sui quali il Presidente Buia anche oggi ha richiamato l’attenzione: “dei 220 miliardi di risorse del Pnrr, 108 miliardi passano per il mondo delle costruzioni, dalla grande infrastruttura al piccolo intervento. Ci sentiamo responsabili di questo grande cambiamento, ma per riuscirci bisogna correre e far funzionare al meglio la macchina”. Buia è intervenuto anche sulla questione delle frodi legate ai bonus edilizi. “L’Ance si costituirà parte civile in tutti i casi di frode e di malaffare. Non abbiamo niente a che vedere con furbetti e operatori improvvisati”. Il Presidente Buia infine plaude al ministro Orlando che ha chiesto il rispetto del contratto di settore per usufruire del bonus, come Ance chiede da tempo.
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Dossier stampa Osservatorio febbraio 2022 pdf 7,7 Mb