Segnali d'incoraggiamento dal mercato dell'auto europeo: settembre +1,1%. Da inizio anno, le perdite ammontano a 3,55 milioni di unità (-29,3%), le previsioni indicano una chiusura del 2020 in calo record, a -25%.
Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito1 a settembre le immatricolazioni di auto ammontano a 1.300.048 unità, con una crescita dell’1,1% rispetto a settembre 2019.
Nel periodo gennaio-settembre 2020, i volumi immatricolati raggiungono 8.567.920 unità, con una variazione negativa del 29,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Piccolo segnale di incoraggiamento, a settembre, per il mercato auto europeo, grazie agli effetti positivi dei piani di sostegno alla domanda varati dai principali Paesi – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA.
Tra i cinque major market europei (UK incluso), che, nel complesso, rappresentano il 76% dell’immatricolato totale del mese, è l’Italia a registrare il risultato migliore (+9,5%), seguita dalla Germania, a +8,4%, mentre Francia, Spagna e UK presentano ancora una variazione percentuale negativa. Nel periodo gennaio-settembre 2020, la flessione del mercato auto europeo resta molto marcata (-29,3%), con forti ribassi a doppia cifra in tutti i Paesi.
Nei cinque major market insieme, la contrazione è del 31%, leggermente superiore alla media europea. Sebbene secondo le stime dell’Eurozone economic outlook, il Pil e gli altri aggregati economici dovrebbero registrare una ripresa nel terzo trimestre, grazie a una crescita congiunturale della produzione industriale e degli investimenti, si prospetta un successivo quarto trimestre nuovamente in rallentamento, e le previsioni indicano una chiusura del mercato auto europeo 2020 in calo record, a -25%.
E’ quindi molto importante che proseguano e vengano rafforzate le politiche di sostegno alla domanda e agli investimenti delle imprese della filiera automotive, in direzione di una transizione green e digitale che non si ferma ad aspettare il termine della crisi Covid.
In queste ultime settimane di un anno particolarmente difficile, infine, si gioca l’ultima partita sul fronte Brexit: cruciale raggiungere un ambizioso accordo di libero scambio tra UE e UK prima della fine del periodo di transizione, o le perdite commerciali, per il settore automotive pan-europeo, saranno attorno ai 110 miliardi di euro in un orizzonte di 5 anni, con notevoli ricadute anche in termini occupazionali – ad oggi, infatti, 1 posto di lavoro su 15, sia in UE che in UK, afferisce al comparto automotive”. In Italia, le immatricolazioni totalizzate a settembre si attestano a 156.132 unità (+9,5%).
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