Il Censis insieme a Green&Blue hanno fotografato lo stato della transizione verso un'economia verde nel nostro Paese. Il risultato è che il processo è più maturo e avanti di quanto, forse, non avevamo immaginato.
“Ogni transizione è un processo di lunga durata che presuppone il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, delle imprese e delle famiglie e si costruisce passo passo rimodulando strumenti e obiettivi, piani operativi e interventi finanziari”.
Partendo dalla premessa fondamentale che la transizione ecologica può essere realizzata solo se si saldano i diversi livelli degli attori da coinvolgere, il Rapporto ricostruisce le situazioni, le attitudini, le iniziative delle istituzioni (che agiscono oggi in un contesto che muta rapidamente a livello globale, come a livello locale), della finanza (soprattutto quella già largamente impegnata, attraverso il proprio business, a facilitare la convergenza di risorse sulla transizione), della popolazione (con comportamenti e scelte individuali che possono costituire il fattore più critico del processo) nei riguardi dei processi di cambiamento innescati dalla transizione ecologica. A valle della rappresentazione dei processi in corso, guidati o subiti da istituzioni, imprese e famiglie, è stato sviluppato un ranking a livello provinciale, che costituisce lo strumento di monitoraggio dell’avanzamento dei processi di transizione, osservato a livello locale, organizzato per tipologia di soggetti e considerato in un’ottica temporale. Le attività di analisi e ricerca per la stesura del Rapporto hanno pertanto fissato l’attenzione su quattro punti di ragionamento, e in particolare:
1. Il quadro d’insieme della transizione ecologica e dell’economia verde, la sua recente evoluzione e le linee di sviluppo lungo tre livelli istituzionali: accordi internazionali, piani e programmi europei, piani e programmi nazionali;
2. Le dinamiche del sistema finanziario e i meccanismi di incentivazione agli investimenti con forte ambizione ecologica e/o orientati alla transizione energetica (dai fondi ESG ai green bonds) sia in termini di assetto che di prospettiva nel medio e lungo termine;
3. La disponibilità a investire o a sopportare i costi o, ancora, ad assumere i rischi della transizione ecologica da parte del sistema sociale e dell’opinione pubblica, mettendo in evidenza il ruolo che i media tradizionali e quelli digitali stanno assumendo nel rapporto fra cittadini e tutela ambientale;
4. La costruzione del Green&Blue Index, ranking a livello provinciale, articolato per i temi “contesto”, “popolazione”, “imprese” che permette di indicare una classifica territoriale del grado di avanzamento lungo il percorso della transizione ecologica e dell’economia verde...