Dai dati di Crif emerge che i criminali cambiano strategia e puntano agli importi sopra i 10.000 euro.
Le frodi creditizie basate sul furto di identità continuano a rappresentare una sfida rilevante per il settore del credito, con particolare impatto sul credito al consumo. Secondo l’analisi dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie, nel primo semestre del 2024 in Italia si sono registrati oltre 17.200 casi (+0,6% rispetto allo stesso periodo del 2023), con un importo medio per frode di 4.568 euro e un valore economico complessivo che sfiora i 79 milioni di euro.
Sebbene si osservi un calo degli importi medi (-5,7%) e complessivi (-5,1%), inizia a preoccupare un cambio di strategia criminale che punta ad aumentare l’importo frodato. Infatti, analizzando i trend per fasce di importo si osserva si registra un forte incremento dei casi di frode con importi superiori ai 10.000 euro (+82,2%).
"L’aumento dei casi con importi significativi rappresenta un dato preoccupante, suggerendo un possibile cambiamento nelle strategie criminali e una crescente sofisticazione delle frodi. Poiché il numero di casi rimane elevato, è essenziale che imprese e consumatori mantengano alta la guardia, adottando strumenti di protezione e comportamenti sicuri per tutelare i propri dati e prevenire danni economici. Durante il periodo delle festività di fine anno, caratterizzato da un forte incremento degli acquisti online, è ancora più importante prestare attenzione all’uso dei propri dati personali e finanziari per ridurre i rischi. Non smetteremo mai di ribadire quanto l’educazione finanziaria sia fondamentale per difendersi dai criminali informatici" – afferma Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di CRIF.
Le caratteristiche delle frodi: nuova fase con importi elevati
Analizzando i trend relativi alle diverse fasce di importo delle frodi, emergono dati significativi. In primo luogo, i casi di frode con importo inferiore ai 3.000 euro continuano a costituire la maggioranza in termini assoluti, rappresentando il 27,4% del totale, ma si osserva un calo del -15,5%.
Per quanto riguarda la fascia di importo compresa tra i 3.001 e i 5.000 euro, si registra una diminuzione particolarmente marcata del -42,1% rispetto al primo semestre del 2023, con questa categoria che rappresenta ora solo il 7,5% dei casi totali.
Infine, si evidenzia il preoccupante aumento dei casi di frode con importi superiori ai 10.000 euro, cresciuti del +82,2%. Tale dato segnala, come detto, un’evoluzione delle strategie criminali che richiede un monitoraggio e interventi di protezione sempre più mirati e sofisticati...continua a leggere sul sito Crif