Il 43% della popolazione mondiale crede che il prossimo anno sarà migliore di quello passato, il 24% che sarà peggiore e il 26% uguale. Questo è ciò che emerge dal consueto sondaggio di Fine Anno che viene condotto dal 1979 dagli istituti di ricerca appartenenti al network Gallup International, di cui BVA Doxa è parte ed è responsabile della raccolta dati in Italia. Realizzata in più di 40 paesi e basata su oltre 38.000 interviste, la ricerca rivela che nonostante il generale ottimismo condiviso dalla popolazione mondiale per il prossimo anno, questo non riguarderà la situazione economica. Più della metà della popolazione mondiale, però, si considera felice.
Solo il 24% della popolazione mondiale ritiene che il prossimo anno sarà peggiore di quello passato. Dal sondaggio mondiale condotto dal network Gallup International emergono le aspettative della popolazione mondiale per il 2021: gli ottimisti, coloro che credono che il prossimo anno sarà migliore di quello passato, sono il 43% della popolazione.
Diversi sono i dati che riguardano le prospettive economiche: la dura crisi mondiale causata dal coronavirus ha fatto sì che coloro che si aspettano un anno economicamente difficile rappresentino il 46% della popolazione. Rimane comunque un quarto della popolazione (25%) che crede in una prosperità economica e un altro 24% che pensa che, economicamente parlando, il 2021 sarà uguale all’anno che ci lasciamo alle spalle.
L’EUROPA E L’ITALIA – Se si guarda all’Europa, i dati sono in linea con quelli condivisi a livello mondiale: il 57% non si dice ottimista riguardo alla situazione economica futura, una quota che in Italia è ancora maggiore. Nonostante questo, il 17% della popolazione in Europa ritiene che il 2021 sarà caratterizzato da una prosperità economica. E l’Italia? Anche se la maggior parte degli Italiani non è ottimista riguardo al prossimo anno in generale, il 28% si limita a dire che il 2021 sarà simile all’anno passato e il 21% dice lo stesso per quanto riguarda la situazione economica.
LA FELICITÀ NON NE RISENTE – Nonostante il pessimismo economico, da riferire soprattutto alla crisi vissuta quest’anno a causa del coronavirus, un altro dato, quello sulla felicità, sembra ribilanciare i toni: più della metà della popolazione mondiale si considera felice (54%), e solo il 14% si ritiene infelice. Anche la popolazione europea condivide la stessa posizione: il 49% si ritiene felice e solo il 13% infelice. In Italia, la quota degli “infelici” scende ancora di più rispetto alla popolazione mondiale ed europea, arrivando al 7%, con il 40% di coloro che si considerano felici.