EY: l'immobiliare retail di nuovo centrale nel settore

Posted on 13/01/2025 in Dati di Settore by EY

La seconda edizione dell’EY Retail Property Investments Barometer evidenzia che circa l’80% dei manager intervistati ha attese positive o neutre nel confronto con le altre asset class per il comparto retail.

Il comparto degli investimenti immobiliari nel settore Retail torna a ricoprire un ruolo centrale nelle scelte strategiche di investimento degli operatori istituzionali

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Il comparto degli investimenti immobiliari nel settore Retail torna a ricoprire un ruolo centrale nelle scelte strategiche di investimento degli operatori istituzionali. 

 
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  • Attività di asset management: performance positive nei centri commerciali per circa l’80% degli intervistati, con benefici registrati in termini di incremento dell’occupancy e dei canoni pagati e negoziati per l’occupazione degli spazi. Gli intervistati stimano uno stanziamento di risorse nei prossimi 12 mesi corrispondenti al 35% del valore delle masse in gestione per interventi di valorizzazione degli asset, di cui circa il 50% destinato a interventi di efficientamento energetico; inoltre, circa il 50% degli intervistati intende intraprendere attività di finanziamento/rifinanziamento del proprio portafoglio.
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  • Attività di investimento: meno del 20% dei partecipanti al sondaggio afferma di avere un sentiment negativo verso il comparto nei prossimi 12 mesi, intravedendo interessanti opportunità di investimento grazie ai rendimenti offerti dall’asset class, pur riconoscendone le difficoltà del settore, che in parte si traduce ancora in un approccio attendista in attesa di una stabilizzazione del mercato. Tra le principali barriere all’investimento, la distanza nelle aspettative di prezzo fra venditori e acquirenti e la selettiva propensione all’erogazione di finanziamenti da parte degli istituti finanziari.
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  • Prospettive future: circa un terzo degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato le strategie di investimento, con una propensione per il 30% degli stessi ad effettuare acquisti per oltre €100 mln ciascuno nei prossimi 12 mesi, a testimonianza di un ritorno di appeal di questa specifica categoria di investimenti immobiliari.
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Milano, 13 gennaio 2024. Circa l’80% dei manager intervistati ha dichiarato di avere attese positive o neutre nel confronto con le altre asset class, per il comparto retail, ed oltre un terzo afferma di aver cambiato strategia di approccio e investimento, con una propensione per il 30% degli stessi ad effettuare investimenti per oltre €100 mln ciascuno nei prossimi 12 mesi, a testimonianza di un ritorno di appeal del comparto e delle performance positive dei retailer all’interno dei centri commerciali.

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È quanto emerge dalla seconda edizione dell’EY Retail Property Investments Barometer, sondaggio annuale condotto dal dipartimento Strategy and Transactions di EY, volto a valutare la percezione e la fiducia nell’asset class Retail all’interno del mercato immobiliare italiano, con l'obiettivo di cogliere il sentiment riguardante le strategie di investimento e gestione, nonché le prospettive future del comparto.
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\r\nAvvalendosi della collaborazione del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), EY ha coinvolto nella rilevazione i vertici delle principali società immobiliari, società di gestione di fondi e di asset immobiliari ed investitori finanziari del settore rappresentanti più di €20 miliardi di assets retail in proprietà o gestione sul territorio italiano, raccogliendo importanti feedback sull’andamento del mercato retail in Italia, sulla loro percezione dell’asset class retail e sulle strategie di investimento e valorizzazione.

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  • Attività di asset management: performance positive nei centri commerciali per circa l’80% degli intervistati, con benefici registrati in termini di incremento dell’occupancy e dei canoni pagati e negoziati per l’occupazione degli spazi. Gli intervistati stimano uno stanziamento di risorse nei prossimi 12 mesi corrispondenti al 35% del valore delle masse in gestione per interventi di valorizzazione degli asset, di cui circa il 50% destinato a interventi di efficientamento energetico; inoltre, circa il 50% degli intervistati intende intraprendere attività di finanziamento/rifinanziamento del proprio portafoglio.
  • Attività di investimento: meno del 20% dei partecipanti al sondaggio afferma di avere un sentiment negativo verso il comparto nei prossimi 12 mesi, intravedendo interessanti opportunità di investimento grazie ai rendimenti offerti dall’asset class, pur riconoscendone le difficoltà del settore, che in parte si traduce ancora in un approccio attendista in attesa di una stabilizzazione del mercato. Tra le principali barriere all’investimento, la distanza nelle aspettative di prezzo fra venditori e acquirenti e la selettiva propensione all’erogazione di finanziamenti da parte degli istituti finanziari.
  • Prospettive future: circa un terzo degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato le strategie di investimento, con una propensione per il 30% degli stessi ad effettuare acquisti per oltre €100 mln ciascuno nei prossimi 12 mesi, a testimonianza di un ritorno di appeal di questa specifica categoria di investimenti immobiliari.
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    • Attività di asset management: performance positive nei centri commerciali per circa l’80% degli intervistati, con benefici registrati in termini di incremento dell’occupancy e dei canoni pagati e negoziati per l’occupazione degli spazi. Gli intervistati stimano uno stanziamento di risorse nei prossimi 12 mesi corrispondenti al 35% del valore delle masse in gestione per interventi di valorizzazione degli asset, di cui circa il 50% destinato a interventi di efficientamento energetico; inoltre, circa il 50% degli intervistati intende intraprendere attività di finanziamento/rifinanziamento del proprio portafoglio.
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    • Attività di investimento: meno del 20% dei partecipanti al sondaggio afferma di avere un sentiment negativo verso il comparto nei prossimi 12 mesi, intravedendo interessanti opportunità di investimento grazie ai rendimenti offerti dall’asset class, pur riconoscendone le difficoltà del settore, che in parte si traduce ancora in un approccio attendista in attesa di una stabilizzazione del mercato. Tra le principali barriere all’investimento, la distanza nelle aspettative di prezzo fra venditori e acquirenti e la selettiva propensione all’erogazione di finanziamenti da parte degli istituti finanziari.
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    • Prospettive future: circa un terzo degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato le strategie di investimento, con una propensione per il 30% degli stessi ad effettuare acquisti per oltre €100 mln ciascuno nei prossimi 12 mesi, a testimonianza di un ritorno di appeal di questa specifica categoria di investimenti immobiliari.
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    Milano, 13 gennaio 2024. Circa l’80% dei manager intervistati ha dichiarato di avere attese positive o neutre nel confronto con le altre asset class, per il comparto retail, ed oltre un terzo afferma di aver cambiato strategia di approccio e investimento, con una propensione per il 30% degli stessi ad effettuare investimenti per oltre €100 mln ciascuno nei prossimi 12 mesi, a testimonianza di un ritorno di appeal del comparto e delle performance positive dei retailer all’interno dei centri commerciali.

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    È quanto emerge dalla seconda edizione dell’EY Retail Property Investments Barometer, sondaggio annuale condotto dal dipartimento Strategy and Transactions di EY, volto a valutare la percezione e la fiducia nell’asset class Retail all’interno del mercato immobiliare italiano, con l'obiettivo di cogliere il sentiment riguardante le strategie di investimento e gestione, nonché le prospettive future del comparto.
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    \r\nAvvalendosi della collaborazione del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), EY ha coinvolto nella rilevazione i vertici delle principali società immobiliari, società di gestione di fondi e di asset immobiliari ed investitori finanziari del settore rappresentanti più di €20 miliardi di assets retail in proprietà o gestione sul territorio italiano, raccogliendo importanti feedback sull’andamento del mercato retail in Italia, sulla loro percezione dell’asset class retail e sulle strategie di investimento e valorizzazione.

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    Circa l’80% dei manager intervistati ha dichiarato di avere attese positive o neutre nel confronto con le altre asset class, per il comparto retail, ed oltre un terzo afferma di aver cambiato strategia di approccio e investimento, con una propensione per il 30% degli stessi ad effettuare investimenti per oltre €100 mln ciascuno nei prossimi 12 mesi, a testimonianza di un ritorno di appeal del comparto e delle performance positive dei retailer all’interno dei centri commerciali.

    È quanto emerge dalla seconda edizione dell’EY Retail Property Investments Barometer, sondaggio annuale condotto dal dipartimento Strategy and Transactions di EY, volto a valutare la percezione e la fiducia nell’asset class Retail all’interno del mercato immobiliare italiano, con l'obiettivo di cogliere il sentiment riguardante le strategie di investimento e gestione, nonché le prospettive future del comparto.

    Avvalendosi della collaborazione del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), EY ha coinvolto nella rilevazione i vertici delle principali società immobiliari, società di gestione di fondi e di asset immobiliari ed investitori finanziari del settore rappresentanti più di €20 miliardi di assets retail in proprietà o gestione sul territorio italiano, raccogliendo importanti feedback sull’andamento del mercato retail in Italia, sulla loro percezione dell’asset class retail e sulle strategie di investimento e valorizzazione.

La nostra indagine conferma una rilevante inversione di tendenza da parte degli investitori verso il comparto immobiliare retail, con meno del 20% degli intervistati che ha evidenziato dubbi sulla sua attrattività. Del resto, circa l’80% degli intervistati ha registrato un miglioramento della performance operativa attraverso una combinazione di riduzione di spazi sfitti e incremento dei canoni. Gli investitori continuano a prediligere nelle scelte di investimento i Retail Park (39%) e i cosiddetti Big Boxes (32%), privilegiando i prodotti core, ma con un approccio opportunistico. Tra i criteri di investimento vengono evidenziati la solidità del bacino di utenza e la stabilità dei flussi. Colpisce la consapevolezza degli operatori sull’importanza di continuare il percorso di valorizzazione e trasformazione delle strutture, per mitigare i rischi e mantenere quote di mercato.
Con la previsione di destinare in media un ammontare pari al 35% del valore degli asset detenuti a interventi di valorizzazione, di cui il 50% per ivficientamento energetico e in ambito ESG...continua a leggere sul sito EY

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