Valori ancora bassi per volumi produttivi della filiera automotive italiana. Secondo i dati ISTAT, registrato un calo del 12,1% rispetto al pre-pandemia
A settembre 2021, secondo i dati IST A T , la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra un calo del 12,1%, rispetto a settembre 2020, (e cala addirittura del 17,6% nel confronto con settembre 2019), mentre nei primi nove mesi del 2021 aumenta del 34,7% (-9,7% rispetto a gennaio-settembre 2019).
Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) registra una flessione del 38,9% a settembre 2021 e un incremento del 26,9% nei primi nove mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) aumenta del 30,1% nel mese e del 32,5% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori cresce del 17,9% a settembre e del 44,9% nel periodo gennaio-settembre 2021.
Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica di autovetture risulta invece in pesante calo: -53,5% nel mese, mentre chiude in crescita del 16,3% i primi nove mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. A confronto con il 2019, le autovetture prodotte risultano in calo del 36,4% a settembre e del 23,8% nel cumulato 2021.
Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva in crescita da marzo 2021, dopo 24 mesi con il segno meno: a settembre 2021, l’indice della produzione industriale nel suo complesso chiude a +4,4% rispetto a settembre 2020 (ma a -0,5% rispetto a settembre 2019) e risulta in aumento del 14,6% nei primi nove mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2020 (ma in calo dell’1,9% rispetto a gennaio-settembre 2019).
Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) è in aumento del 17,4% ad agosto, ultimo dato disponibile (+16,4% sul mercato interno e +19,3% sui mercati esteri) e chiude a +26% i primi otto mesi del 2021 (+27,6% il mercato interno e +22,9% il mercato estero).
“Dopo l’inversione di tendenza registrata ad agosto (-1,8%), che faceva seguito a cinque mesi consecutivi in crescita, a settembre la produzione automotive italiana presenta una flessione a doppia cifra, quindi molto più marcata (-12,1%) – commenta Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA.
Per il terzo mese consecutivo, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una flessione tendenziale, a settembre del 38,1% (-37,4% lo scorso agosto e -7,4% a luglio), un dato ben evidenziato dall’andamento della produzione di autovetture nel mese, nuovamente in marcato ribasso, come già ad agosto. Gli elementi di maggior peso nel determinare questa contrazione restano lo shortage dei semiconduttori e l’esaurirsi delle risorse del fondo Ecobonus per l’acquisto di autovetture con emissioni da 0 a 60 g/km di CO2, poi rifinanziato, con risorse nuovamente disponibili solo dallo scorso 27 ottobre, e nuovamente azzerato in meno di due giorni. Effetti negativi dei troppi ‘stop and go’ degli incentivi che auspichiamo non si ripetano nel 2022, grazie all’introduzione, nella Legge di Bilancio, di un provvedimento strutturale triennale a sostegno sia del mercato delle autovetture che del mercato dei veicoli commerciali leggeri a basse emissioni, nel quadro di un piano di accompagnamento della transizione energetica e produttiva del settore.
Per il comparto della produzione di parti e accessori per autoveicoli l’indice della produzione aumenta del 17,9% nel mese, complice il confronto con un settembre 2020 ancora in forte calo (-23,8%) e anche l’export dei primi 7 mesi dell’anno in corso chiude in rialzo rispetto allo stesso periodo del 2020 (+32,3%)”.
A gennaio-luglio 2021 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 10,1 miliardi di Euro, mentre l’import vale 15,7 miliardi. La Germania rappresenta, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 16%, seguita da Francia (15,5%) e Stati Uniti (14,4%).
Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 13,28 miliardi di Euro, con un saldo positivo di 3,5 miliardi di Euro.
Il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una variazione positiva del 2,7% ad agosto (ultimo dato disponibile), con una componente interna in crescita dello 0,4% (+5,2% la componente estera). Nel cumulato gennaio-agosto 2021, il fatturato aumenta del 45,1% (+57,1% il fatturato interno e +30,9% quello estero).
Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta un decremento dello 0,8% nel mese di agosto, (-2% la componente interna e -0,1% la componente estera). Nei primi otto mesi del 2021 l’indice del fatturato di questo comparto registra un incremento del 37,0%, con una componente interna in crescita del 46,7% (+29,3% il fatturato estero).