In crescita del 4,5% rispetto al 2021 le operazioni accolte relative alle start up innovative, per 6,2 miliardi d'investimenti, cresce anche l'accoglimento delle operazioni relative alle imprese femminili.
Il numero delle domande accolte è quasi dimezzato rispetto al 2021, anno clou delle misure straordinarie in risposta alla pandemia da Covid-19, ma la quota delle operazioni per investimenti risulta triplicata e aumentano le domande accolte per startup innovative e imprese femminili.
Fondo garanzia PMI 2023: le novità in legge di Bilancio
Il report 2022 del Fondo di Garanzia per le PMI registra l'atteso calo rispetto all'anno precedente, cioè il momento di piena operatività del sostegno straordinario alla liquidità delle imprese danneggiate dalla crisi pandemica, ma segna comunque una crescita se confrontato con il contesto pre-Covid.
Lo scorso anno infatti le operazioni ammesse alla garanzia sono state 283.056, con un volume di finanziamenti pari a 53,9 miliardi e un importo garantito di 42,1 miliardi, a fronte delle 500.954 operazioni del 2021, che avevano consentito finanziamenti per 93,6 miliardi con garanzie per 67,7 miliardi. Vi è quindi una contrazione del 42,4% dal punto di vista dei finanziamenti accolti e del 37,7% relativamente all'importo garantito.
Il report di MedioCredito Centrale, che gestisce il Fondo di garanzia, opera anche il confronto con l'operatività pre-Covid dello strumento, rilevando comunque una crescita significativa nel 2022: nel 2019, infatti, erano state accolte 124.954 operazioni, per un volume di finanziamenti di 19,4 miliardi e l'importo garantito si attestava a quota 13,3 miliardi.
A incidere sul trend di crescita continua però ad essere soprattutto la disciplina straordinaria del Fondo, ancora operativa nella prima metà del 2022: al primo semestre si devono circa 190 mila domande accolte, il doppio delle 95 mila operazioni approvate nel secondo semestre, caratterizzato dal progressivo phasing out dalle misure emergenziali Covid.
L'uscita dalla fase emergenziale fa segnare, però, nel 2022 anche un cambio di rotta al Fondo: la finalità preminente del sostegno alla liquidità arretra per fare spazio alle operazioni di investimento, che triplicano rispetto al 2021, con 71.903 domande accolte, pari al 24,5% del totale, a fronte del 7,4% del 2021.
A beneficiare di questo nuovo corso anche il Mezzogiorno che, con 80.232 operazioni accolte, tiene meglio del Nord, che resta prevalente ma sperimenta un calo dal 53,2% al 49,5% tra 2021 e 2022. Dentro questo quadro si colloca anche l'incremento del 9,3% delle garanzie sulle operazioni “Resto al Sud”, passate dalle 2.985 del 2021 alle 3.263 del 2022.
Dal punto di vista dimensionale prevalgono le micro imprese con 170.969 domande accolte (62,3% del totale, in aumento rispetto al 59,8% del 2021), seguite dalle piccole imprese con 87.534 domande (30,9% del totale, a fronte del 24,6% del 2021) e le medie con 24.700 domande (8,7% del totale, in calo rispetto al 15,3% del 2021). Tra i settori invece l'industria, con 117.888 operazioni, assorbe il 41,6% del totale (33,3% nel 2021), seguita dal commercio con 107.551 operazioni (38% del totale, 39,1% nel 2021), i servizi con 46.018 operazioni (16,3% del totale, 22,7% nel 2021) e l’agricoltura con 11.599 operazioni (pari al 4,1% del totale, 4,9% nel 2021).
In crescita del 4,5% rispetto al 2021 le operazioni accolte relative alle start up innovative (43.739, il 15,5% sul totale), beneficiarie di finanziamenti per 6,2 miliardi, e quelle relative alle imprese femminili (19.662, pari al 6,9% del totale), con una crescita del 22,2% rispetto al 2021 per un ammontare di finanziamenti pari a 2 miliardi.
Consulta il report nazionale del Fondo di garanzia PMI al 31 dicembre 2022