Il “Dossier sui Furti d’Auto” elaborato da LoJack Italia analizza i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2020 e li integra con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.
Sono questi i principali trend che emergono dal “Dossier sui Furti d’Auto”, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2020 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.
Come previsto, il 2020 è stato un anno straordinario anche per i furti d’auto, che hanno registrato un significativo arretramento, complice la minore circolazione di veicoli e gli stringenti controlli da parte delle Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale in diverse fasi dell’anno. Condizioni che hanno obbligato le organizzazioni criminali a rimodulare i propri affari anche in questo ambito, pur senza mai fermarsi.
Se nell’anno che ha segnato l’inizio della pandemia le sottrazioni di veicoli si sono fermate a quota 75mila unità (-24% rispetto al 2019), i recuperi di quelle rubate hanno registrato una nuova, ulteriore, contrazione del 26%, passando dalle 38mila dell’anno precedente alle 28mila del 2020. Un calo che porta la quota degli autoveicoli rubati e poi recuperati al 37%. Quasi 2 auto rubate su 3 ormai non fanno ritorno al legittimo proprietario, instradate in direzione dei mercati esteri (soprattutto Est Europa o Nord Africa) o utilizzate per alimentare il redditizio business dei pezzi di ricambio.
Analizzando il trend degli ultimi 10 anni, il dato allarmante riguarda proprio l’esercito di veicoli rubati e mai recuperati: hanno ormai raggiunto 1.005.778 unità. Di questi, 682.805 sono autovetture, la restante parte sono fuoristrada, moto/scooter, veicoli commerciali leggeri e mezzi pesanti.
La diffusione del virus e le restrizioni alla mobilità in vigore per diversi mesi del 2020 hanno prodotto un generalizzato calo dei furti in tutte le Regioni d’Italia. Pur in questa fase pandemica, si è confermato lo “stato di allerta” nelle cinque regioni che tradizionalmente sono territorio privilegiato d’azione per i ladri d’auto: Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Un trend già osservato negli anni precedenti e che si sta ulteriormente radicando, di polarizzazione del fenomeno su alcune aree del Paese prese di mira dalle organizzazioni criminali per questo specifico business.
In queste 5 aree si registra l’83% dei furti nazionali.
La Campania ha confermato il triste primato: qui le attività criminali hanno mostrato capacità di resilienza, registrando solo un -14% di furti (contro una media nazionale del -23%), con oltre 19mila episodi. In compenso, i recuperi sono scesi del 22% e la possibilità di ritrovare la propria auto dopo un furto si è ridotta al 30% (meno di un’auto su tre ha fatto ritorno a caso). Nella graduatoria delle Regioni più colpite seguono a distanza Lazio (13.391 furti di autoveicoli), Puglia (12.700), Sicilia (8.498), Lombardia (8.188).
Secondo gli ultimi dati del Ministero, il Lazio, in particolare, tra le Regioni più colpite è quella in cui si recuperano meno veicoli: solo il 28%. Un dato allarmante che certifica come in alcune aree del nostro Paese con il furto si apra una vera e propria corsa contro il tempo per ritrovare l’auto. Trascorse le prime 24 ore, infatti, le percentuali di rintracciarla si riducono al minimo. Ecco perché attivare il prima possibile le ricerche e, soprattutto, dotarsi di dispositivi hi-tech non facilmente “hackerabili” aumenta in modo sensibile le possibilità di successo.
La pandemia non ha modificato le prime posizioni della classifica delle autovetture più attenzionate dai ladri, con le prime 5 posizioni che restano appannaggio degli stessi modelli segnalati nel 2019 e un dominio generalizzato del brand FIAT.
Si consolida il primato della Panda con 7.415 sottrazioni (oltre 1 vettura rubata su 10 è Panda), nelle successive posizioni trovano posto la Cinquecento (6.889 unità sottratte), la Punto (5.252), la Y (2.930) e la Golf (1.491). Nella seconda parte della classifica figurano altre vetture da anni nel mirino dei ladri d’auto: Fortwo Coupè (1.381), Clio (1.324), Fiesta (1.138), CORSA (821) e UNO (718).
In totale, questi 10 modelli rappresentano il 44% del fenomeno furti auto in Italia.
Anche nel 2020 si è confermata la tendenziale difficoltà di recupero degli Sport Utility Vehicles rubati. Su 2.687 solo 889 (il 33%) sono stati ritrovati. Una problematicità nei ritrovamenti che raggiunge livelli critici in alcuni territori come Puglia, Lazio e Campania in cui le organizzazioni criminali riescono a far perdere le tracce di questi veicoli nel 75% dei casi. Inutile evidenziare che queste tre Regioni sono anche quelle maggiormente a rischio furto per i SUV. In tre ospitano il 71% degli episodi criminali.
Il SUV più ricercato dai ladri resta di gran lunga il QASQAI (addirittura 1 SUV rubato su 5), seguito dal Range Rover (1 su 10) e dalla new entry Tucson.
“I dati sui furti che abbiamo registrato in questi primi 5 mesi del 2021”, afferma Maurizio Iperti, Senior VP LoJack EMEA e AD di LoJack Italia, “sono allarmanti in quanto fotografano una ripresa significativa del fenomeno rispetto allo scorso anno. Stando alle nostre rilevazioni, si stima una crescita del 25% degli episodi e, con il venir meno delle restrizioni alla circolazione e l’estate alle porte, è facilmente ipotizzabile che i numeri tenderanno a salire. Per evitare di restare vittima di questo crimine, ancor più sgradevole nel periodo delle vacanze, è necessario prestare massima attenzione mentre si è alla guida, quando si lascia anche per pochi minuti la propria vettura e soprattutto difendersi in maniera adeguata grazie alle tecnologie disponibili, garantendo un intervento rapido ed efficace dopo l’eventuale sottrazione”.
Dopo i numerosi lockdown, la mobilità su quattro ruote sta tornando su standard pre-pandemia con 2 italiani su 3 che oggi usano l’auto personale per spostarsi, come certifica anche una recente analisi ANIASA – Bain & Company “L’Italia riaccende i motori della mobilità”. Secondo lo studio, inoltre, le richieste di informazioni sull’APP mappe di IOS sono tornate sui livelli dei primi mesi del 2020. Con le auto che abbandonano molti dei garage in cui erano state confinate nei mesi scorsi, è presumibile che il fenomeno furti vivrà presto una nuova fase di crescita.
In vista dell’estate e alla luce della ripresa del trend dei furti, ecco un breve vademecum con consigli che solo in apparenza possono sembrare banali e che, se messi in pratica, ridurranno drasticamente le possibilità di ritrovarsi improvvisamente senza auto:
Nell’anno della pandemia sembra essere ritornato di moda un vecchio classico del furto auto: quello portato a termine presso la concessionaria.
Negli ultimi sei mesi LoJack si è trovata a dover intervenire in 3 casi simili, iniziati proprio con il reato avvenuto nei locali del dealer.
In uno di questi episodi, registrato presso la Concessionaria Lario MI Auto a Milano, una Range Rover ibrida del valore di oltre 100mila euro era stata sottratta e, grazie all’intervento del team LoJack guidato dalla tecnologia a bordo del veicolo, a tempo di record (dopo 1 ora e 10 minuti) è tornata di nuovo nelle mani del legittimo proprietario.
I due topi d’auto erano riusciti ad introdursi nel garage della concessionaria forzando una porta e poi con dispositivi elettronici avevano aperto le porte, acceso il motore e si erano dileguati. La vettura è stata ritrovata a poco più di 10 km dalla concessionaria Lario senza segni di effrazione, a ulteriore conferma del fatto che i criminali avevano utilizzano un sistema hi-tech per introdursi e avviare la vettura. Il LoJack li ha però fermati!