"Annus horribilis" il 2020 . Frena la mobilità a noleggio e in sharing: crollano il breve termine e sharing, tiene il NLT. Adesso però è l'ora dell'ottimismo per una ripartenza sprint.
Il 2020 sarà ricordato come l’anno drammatico dell’inizio dell’emergenza sanitaria, che stiamo faticosamente provando a lasciarci alle spalle e anche come l’anno che ha causato danni materiali all’economia italiana pari a quelli della seconda guerra mondiale. L’industria e i servizi delle filiere del turismo e dell’automotive nazionale sono stati tra i settori più colpiti. L’impatto di 535.000 immatricolazioni di autovetture in meno sul 2019 è in tal senso esemplificativo.
Nell’intero 2020 le immatricolazioni sono scese a 1.381.000 unità, un livello da anni ’70 del secolo scorso, un crollo del 28%, che ha prodotto un calo del PIL istantaneo di ben 13 miliardi. Dati ancora più drammatici riguardano il turismo, con l’azzeramento pressoché totale dei flussi provenienti da altri Paesi per troppi mesi.
In queste ultime settimane i segnali di una pur timida ripresa dell’economia, anche grazie all’attenuamento delle restrizioni dettate dalla strategia di contrasto alla diffusione del virus, sono apparsi più evidenti.
L’approvazione del PNRR ed il cambio di passo nella campagna vaccinale in atto costituiscono un prezioso volano per diffondere cauto ottimismo e prefigurare nel medio periodo migliori scenari per l’intero Paese, dalle imprese alle famiglie e per i nostri giovani. Occorrerà adesso un’ultima fase di impegno e sacrificio da parte del mondo del lavoro e contemporaneamente intelligenza e lungimiranza da parte della classe dirigente, affinché il 2021 possa passare alla storia come l’anno in cui l’Italia, dopo oltre 20 anni di debolezza, ha finalmente avviato una fase di radicale rinascita economica. Così Aniasa introduce il suo 20esimo Rapporto.