L'Istat, nella sua Audizione, fornisce un aggiornamento del quadro congiunturale dell’economia italiana con una panoramica al bilancio di previsione triennio 2022/2024.
Il quadro congiunturale per l’economia italiana
Il contesto internazionale
Pur in presenza di ritardi nella riattivazione delle catene del valore e risentendo dell’accentuarsi delle spinte inflazionistiche, l’economia mondiale ha continuato ad espandersi negli ultimi mesi. Ad agosto, il commercio globale di merci in volume ha ripreso ad aumentare (+0,8% congiunturale dopo -1,4% a luglio), sostenuto dall’inatteso miglioramento delle esportazioni della Cina. Il PMI globale sui nuovi ordinativi all’export di ottobre è rimasto sopra la soglia di espansione, indicando un possibile aumento della domanda globale nei prossimi mesi. Tra luglio e settembre, la ripresa della produzione è stata più accentuata in Europa rispetto a Stati Uniti e Cina. Nel terzo trimestre, il Pil cinese ha segnato un deciso rallentamento congiunturale (+0,2%, a fronte di +1,5% dei tre mesi precedenti), dovuto anche ai problemi del settore immobiliare e alle nuove misure di lockdown imposte dal governo, a seguito di alcuni nuovi focolai di Covid-19. L’attività manifatturiera e quella dei servizi, tuttavia, sono attese espandersi in chiusura d’anno, come segnalato a ottobre dai PMI Caixin/Markit, entrambi ancora sopra la soglia di 50. La stima preliminare del Pil del terzo trimestre negli Stati Uniti ha evidenziato una crescita modesta e in netta decelerazione rispetto al trimestre precedente (+0,5% congiunturale, da +1,6%), principalmente dovuta alla frenata dei consumi e degli investimenti fissi non residenziali. Le condizioni del mercato del lavoro mantengono, tuttavia, un orientamento positivo e, a ottobre, la produzione industriale ha registrato un risultato migliore delle attese, con un incremento congiunturale dell’1,6%, grazie ad un forte rimbalzo nel manifatturiero (+1,2%). Nello stesso mese, anche le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,7% rispetto a settembre. Dopo tre mesi, la fiducia dei consumatori di ottobre è tornata in miglioramento sia per le condizioni correnti sia per quelle attese, nonostante le preoccupazioni per l’inflazione, salita a ottobre ai massimi degli ultimi trent’anni (+6,2% l’inflazione annua).
Audizione completa in allegato