Il clima di fiducia delle imprese continua ad aumentare registrando il valore più elevato negli ultimi 10 mesi così come il clima di fiducia dei consumatori che raggiunge il valore massimo da marzo 2022.
Ad aprile 2023 si stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 105,1 a 105,5), sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese che passa da 110,1 a 110,5.
Le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori evidenziano variazioni eterogenee così sintetizzate dai quattro indicatori calcolati a partire dalle stesse: il clima economico e quello corrente aumentano passando, rispettivamente, da 117,4 a 119,0 e da 99,5 a 100,2; il clima personale rimane sostanzialmente stabile (da 101,0 a 100,9) mentre il clima futuro diminuisce da 113,5 a 113,3.
Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia migliora nei servizi di mercato (da 103,9 a 105,5), grazie al contributo positivo dei servizi turistici e dei servizi alle imprese, ed anche nelle costruzioni (da 159,1 a 164,2) dove la crescita è sostenuta principalmente dal settore della costruzione di edifici.
Nella manifattura l’indice è stimato in diminuzione (da 104,1 a 103,0); la dinamica negativa è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di industrie (beni di consumo, intermedi e strumentali). Anche nel commercio al dettaglio si evidenzia un peggioramento del clima di fiducia (l’indice passa da 115,7 a 113,0) dovuto quasi esclusivamente all’evoluzione negativa della fiducia nella distribuzione tradizionale.
In relazione alle componenti degli indici di fiducia, nelle costruzioni tutte le variabili registrano un andamento positivo mentre nei servizi di mercato opinioni sull’andamento degli affari e aspettative sugli ordini in miglioramento si uniscono a giudizi sugli ordini in peggioramento. Nella manifattura e nel commercio al dettaglio tutte le componenti si deteriorano.
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