L'Istituto di Statistica evidenzia che a giugno 2024, i prezzi alla produzione dell’industria crescono dello 0,7% rispetto al mese precedente e flettono del 2,5% rispetto all’anno precedente (era -3,5% a maggio).
L'Istat rileva che, per quanto attiene ai prezzi alla produzione industriale, sul mercato interno i prezzi aumentano dell’1,0% su base mensile e diminuiscono del 3,5% su base annua (da -4,9% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano una crescita congiunturale modesta (+0,1%) e una flessione tendenziale dell’1,0% (-1,5% a maggio).
Sul mercato estero i prezzi diminuiscono dello 0,2% su base mensile (-0,2% area euro, invariati nell’area non euro) e dello 0,8% su base annua (-1,2% area euro, -0,1% area non euro).
Nel secondo trimestre 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dell’1,0% (-1,6% mercato interno, +0,3% mercato estero).
A giugno 2024, fra le attività manifatturiere, le flessioni tendenziali più ampie riguardano i settori coke e prodotti petroliferi raffinati (-6,3% area euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-3,2% mercato interno, -5,2% area euro, -3,4% area non euro), industria del legno, della carta e stampa (-3,6% area euro) e prodotti chimici (-3,4% mercato interno). Gli aumenti su base annua più elevati si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (+3,5% mercato interno, +3,2% area non euro), altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+3,3% area non euro) e prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,7% mercato interno, +3,2% area euro). Sul mercato interno, la flessione tendenziale dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas resta ampia ma si riduce ulteriormente (-9,4%, da -13,5% di maggio).
A giugno 2024, i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” sono stazionari su base mensile e flettono dello 0,8% su base annua (da -1,4% del mese precedente); quelli di “Strade e Ferrovie” diminuiscono dello 0,2% in termini congiunturali e dell’1,0% in termini tendenziali (era -1,4% a maggio).
A giugno i prezzi alla produzione dell’industria segnano un nuovo incremento congiunturale, sostenuto principalmente dal rialzo dei prezzi della componente energetica sul mercato interno; al netto di tale componente, i prezzi sono stazionari.
L’ulteriore riduzione della loro flessione su base annua è ancora soprattutto dovuta all’attenuarsi della dinamica tendenziale negativa dei prezzi del comparto energetico sul mercato interno. Su tale mercato, si ridimensiona ulteriormente la flessione tendenziale dei prezzi dei beni intermedi (-3,1%, da -4,0% di maggio), resta contenuta – sebbene in lieve accelerazione – la crescita dei prezzi dei beni strumentali mentre rallenta quella dei prezzi dei beni di consumo (+0,3%, da +0,7% di maggio).
Per le costruzioni, i prezzi sono stazionari in termini congiunturali per edifici, in lieve calo per strade; la loro flessione tendenziale si riduce sia per edifici sia per strade.