Pubblicata l’edizione 2021 di "Italy goes global", ricerca commissionata da HSBC con un focus sulla competitività delle aziende italiane rispetto a quelle del resto del continente, oltre 800 le realtà intervistate.
Stando ai risultati dell'analisi, le imprese italiane hanno fiducia nei loro punti di forza a livello di competitività al punto che il 53,4% delle intervistate che si ritiene più competitiva rispetto alla media continentale del proprio settore di riferimento: il valore medio di competitività delle aziende nostrane si attesta attorno al 3,64 (indice di autovalutazione che va da 1 a 5) secondo l'analisi del professor Daniele Marini dell’Università di Padova.
Secondo il report i principali vantaggi indicati dalle aziende stesse sono "la qualità di prodotti e servizi (4,27), il customer service (4,12), la professionalità dei lavoratori (3,99), che sale al 4,21 nel settore delle costruzioni e metalmeccanico). Tra gli altri vantaggi percepiti troviamo la capacità di adattare il prodotto o il servizio alle esigenze del cliente (3,69, che sale al 4,34 per il tessile), l’uso della tecnologia, le innovazioni utilizzate nella produzione (3,68, che arriva a quota 4,12 per il comparto metalmeccanico)".
Tra le aziende con più fiducia, ci sono quelle manifatturiere (60,7%) mentre dal lato territoriale predominano quelle nel Nord-Ovest (57,5%). Aspetti dove vengono individuati potenziali di miglioramento sono product design, costo prodotti/servizi e flessibilità della produzione.
Imprenditori e manager individuano nella qualità della forza lavoro principale punto di forza dell’Italia rispetto agli altri Paesi (+55,3% tra chi vede ritiene che l’Italia sia il paese più forte e chi la vede il più debole), seguita dalla presenza di fornitori locali (+13,9%) e il sistema di istruzione. Gli imprenditori vedono come aree migliorabili, rispetto alla media europea, la burocrazia, incentivi per far partire nuove attività, qualità delle reti infrastrutturali e immateriali, oltre che la percezione di mancanza di centri di ricerca.
Per quanto riguarda possibili iniziative dell'Ue che favorirebbero il sistema produttivo, le imprese si mostrano interessate a sostegno agli sforzi delle imprese in materia di sostenibilità (voto medio 4,09) e a quelli legati alla promozione dell’innovazione relativa alla sostenibilità.