Sostenibilità per Alba Leasing è: Integrità e trasparenza nel business, vicinanza al cliente, innovazione e qualità del servizio, persone e sviluppo delle competenze, tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza.
La sostenibilità di Alba Leasing SpA è parte integrante della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria (DNF), che contiene le informazioni di carattere non finanziario, in linea con il Decreto 254/2016, ed è su base volontaria e cadenza annuale. Il documento si suddivide in sei capitoli che rispecchiano i temi ritenuti rilevanti dall’analisi di materialità aggiornata all’anno in corso di rilevazione, in questo si fa riferimento al 2020. I dati e le informazioni sono il risultato dell’applicazione dei GRI Sustainability Reporting Standards del 2016 - Global Reporting Initiative - in coerenza con i principi di rendicontazione sempre del GRI (Stakeholder inclusiveness, Sustainability context, Materiality, Completeness, Balance, Comparability, Accurancy, Timeliness, Clarity, Reliability), ma anche dei focus tematici richiesti dall’ESMA nel documento del 2020 “European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports”. Tutto ciò è indicativo della loro vision sostanziale della sostenibilità che va oltre la mera forma nel ricoprire il ruolo di abilitatore per lo sviluppo sostenibile del Paese, in particolare sostenendo la nuova mobilità, le energie rinnovabili, le tecnologie per la riduzione delle emissioni e degli impatti climatici. La DNF è approvata dal Consiglio di amministrazione, che al contempo approva la matrice di materialità, individuando la rilevanza degli aspetti legati alla gestione relativa alle seguenti aree:
che a loro volta sono associate a obiettivi trasversali (elencati in Figura 1).
L’attività di presidio continuativo per le iniziative di sostenibilità è affidata ad un Responsabile Sostenibilità, che poi si raccorda con la struttura aziendale, mentre il Consiglio di Amministrazione comunque decide gli indirizzi strategici di sostenibilità. Sempre il Responsabile Sostenibilità segue e coordina l’intero processo di raccolta dei dati e delle informazioni oggetto di rendicontazione nonché la redazione della dichiarazione stessa.
Figura 1 – Obiettivi trasversali del business model
Fonte: elaborazione Assilea su DNF 2020 Alba Leasing
L’operatività di Alba Leasing è prevalentemente situata al Nord, segue il Sud come area geografica di destinazione e poi il Centro; il portafoglio prodotti si rivolge prevalentemente allo strumentale, che è seguito dall’immobiliare, dal targato e dall’aeronavale. Tra i clienti il retail e il corporate rappresentano le quote maggiori, pur essendo presenti large corporate, amministrazione ed enti pubblici. In una sezione ad hoc, Alba Leasing si pone al fianco dei clienti nel descrivere il proprio approccio alla sostenibilità, contribuendo soprattutto all’economia circolare, alla green mobility e al comparto delle energie rinnovabili.
I valori e i principi sono integrati nelle attività di business e nel piano industriale al fine di tutelare l’ambiente, la salute e la sicurezza, le persone e le comunità. Le sezioni che formano la politica di sostenibilità sono quattro:
Alba Leasing mostra un forte orientamento alle persone che considera l’asset principale, il cui valore cresce al crescere dell’attenzione alla formazione per up-skilling e reskilling. In particolare, la società punta ad una diffusione della cultura interna di sostenibilità, che, insieme all’armonizzazione dei processi e l’identificazione di servizi innovativi, consente di ridefinire il modello di business.
Il business model di Alba Leasing guarda alla prosperità e pone al centro le persone, per tale motivo la politica della società sostiene i propri clienti, ma è attenta anche all’ambiente di lavoro dei propri dipendenti. E proprio questi ultimi sono i destinatari dell’impegno formativo sui temi oggetto della DNF. Inoltre, il Pianeta condiziona l’offerta dei loro prodotti e servizi “favorendo anche approcci coerenti con i modelli di transizione energetica ed economia circolare”.
Il collegamento tra l’impegno profuso dalla società in determinati campi e gli SDG indicati dall’Agenda 2030 ha consentito di individuare il contributo a cinque obiettivi specifici indicati nella figura 2.
Figura 2 – Obiettivi dell’Agenda 2030 selezionati da Alba Leasing SpA
L’ analisi effettuata per individuare i temi materiali da sottoporre agli stakeholder ha tenuto conto di elementi legati agli scenari, al settore, alla rassegna stampa, ai media e al web, poi lo stakeholder engagement ha portato ad assegnare un diverso grado di materialità dei temi sottoposti a valutazione, individuando tra i più importanti l’integrità e la trasparenza nella conduzione del business (Fig. 3).
Figura 3 – Matrice di Materialità 2020 di Alba Leasing SpA
Resta aperta la questione dei rischi ESG: la società si è attivata in tal senso proprio per valutare l’opportunità di approfondirli in termini di climate change e relativo impatto sul business. I rischi ESG e, in particolare, i climate risk, restano una sfida per una gestione sostenibile degli intermediari, che al momento non è riconducibile a soluzioni univoche chiare.
La dichiarazione coniuga anche le best practice e le business partnership sul tema, che restano le due vie preferenziali in assoluto per un up-grading nell’integrazione dei fattori ESG nella gestione dell’organizzazione.
Negli incontri associativi di Assilea, a cui partecipa anche Alba Leasing, è emerso quanto sia indispensabile concretizzare una combinazione tra le necessità del risk management e l’offerta sostenibile di prodotti e servizi, che potrebbero diventare modulari rispetto alle esigenze ambientali collegate.
Il ruolo centrale che giocano gli intermediari finanziari nel concreto raggiungimento di un’economia sostenibile si riconosce in diversi settori e si attua con la selezione delle operazioni più interessanti e sostenibili che per loro natura effettuano. Alba Leasing si pone a fianco del Mise per supportare l’innovazione e la sostenibilità con l’acquisto in leasing di macchinari, di attrezzature, di impianti, di beni strumentali ad uso produttivo, nonché hardware, software e tecnologie digitali. Anche BEI (Gruppo Banca Europea per gli investimenti) e FEI (Fondo europeo per gli investimenti) consentono di valorizzare i progetti dei loro clienti, specie se questi riguardano i piani d’investimento a difesa dell’ambiente. Numerose poi risultano le iniziative poste in evidenza, a volte, organizzate per filiera, altre volte, organizzate trasversalmente ai settori con un’offerta dedicata di prodotti a basso impatto ambientale.
In conclusione, iniziano ad emergere concetti importanti, come ad esempio la diversa materialità dei temi che avvalora l’importanza della diversità degli operatori nel settore finanziario, poiché alcune società soddisfano determinati aspetti dello sviluppo sostenibile che altri, per loro stessa natura, non possono soddisfare. La DNF analizzata è di chiara lettura e mostra l’orientamento crescente della società allo sviluppo sostenibile come da input legislativo e anche con un’attenzione reale agli stakeholder e al capitale umano integrando nelle proprie attività i fattori Environment, ma anche i fattori Social e di Governance.