La mobilità del Paese nel prossimo autunno sotto la lente dell'Istat.
Il maggiore utilizzo del lavoro e dello studio a distanza lasciano intravedere una diminuzione degli spostamenti di studenti e occupati: oltre l’80% di questi si spostava almeno 5 volte a settimana prima della pandemia, meno del 70% prevedono di farlo con la stessa frequenza nel prossimo autunno.
Aumenta il ricorso al mezzo privato per gli spostamenti di studio o lavoro, ma solo di quello a motore mentre non decolla la mobilità cosiddetta ‘dolce’. Si riduce significativamente il trasporto pubblico.
Tra occupati e studenti oltre la metà di quanti cambieranno modalità di trasporto rispetto a prima dell’emergenza sanitaria citano il Covid come causa esclusiva o associata ad altre ragioni.
Anche tra coloro che non sono occupati o studenti diminuirà il ricorso al trasporto pubblico; nei tre quarti dei casi il Covid è alla base di questa scelta.