Le piccole imprese pagano l'energia il doppio e il gas il 178% in più delle grandi. In UE l'Italia ha le tariffe più care
Il nostro, purtroppo, non è un Paese a misura di piccole imprese. A ribadirlo ancora una volta è l’Ufficio studi della CGIA. Anche in merito alle tariffe di luce e gas, l’esito che emerge dal confronto con le grandi industrie è impietoso. Per quanto concerne l’energia elettrica, le nostre piccole aziende pagano mediamente 151,4 euro ogni 1.000 kWh consumati (Iva esclusa) contro i 77 euro ogni 1.000 kWh delle grandi, praticamente quasi il doppio (per la precisone il 96,6 per cento in più) (vedi Tab. 1). In riferimento al gas, invece, il divario è ancor più pesante. A fronte di un costo medio in capo alle piccole imprese di 59 euro ogni 1.000 kWh (Iva esclusa), alle grandi aziende viene applicata una tariffa media di 21,2 euro ogni 1.000 kWh. In buona sostanza, le prime pagano addirittura il 178 per cento in più delle seconde1 (vedi Tab. 2). In nessun altro paese dell’Area euro c’è un disallineamento delle tariffe energetiche così elevato tra queste due classi dimensionali. E il peso di tale disallineamento sul sistema produttivo nazionale risulta evidente se si considera che il 99,5 per cento circa delle aziende è di piccola dimensione (meno di 50 addetti) e dà lavoro, al netto del pubblico impiego, al 65 per cento degli italiani.