Risultato abbastanza prevedibile, avendo molti governi europei reintrodotto misure restrittive per contrastare la seconda ondata della pandemia.
Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito1 ad ottobre le immatricolazioni di auto ammontano a 1.129.223 unità, con un calo del 7,1% rispetto a settembre 2019.
Nel periodo gennaio-ottobre 2020, i volumi immatricolati raggiungono 9.696.928 unità, con una variazione negativa del 27,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Ad ottobre, il mercato auto europeo torna a contrarsi (-7,1%), dopo aver registrato a settembre il primo segno positivo (+1,1%) del 2020 – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA – un risultato abbastanza prevedibile, avendo molti governi europei reintrodotto misure restrittive per contrastare la seconda ondata della pandemia da Covid-19.
Guardando all’area UE-EFTA-UK, tutti i mercati ad eccezione di Norvegia, Romania, Islanda e Irlanda, hanno registrato una flessione nel mese, compresi i cinque major market (UK incluso): Spagna -21%, Francia -9,5%, Germania -3,6%, Regno Unito -1,6%, mentre in Italia i volumi immatricolati rimangono sugli stessi livelli di ottobre 2019 (-0,2%). Nel mese, le vendite di autovetture nei major market si riducono, complessivamente, del 6%, con una perdita di oltre 50.000 unità rispetto a ottobre 2019.
Nel cumulato da inizio anno, la flessione del mercato auto europeo è ancora molto pesante, visto che tutti i Paesi, inclusi i cinque major market, risultano in calo a doppia cifra.
Sul fronte italiano, ribadiamo l’importanza di proseguire nel sostegno alla domanda e nello stimolo alla diffusione delle tecnologie a basse emissioni, sia per affrontare i mesi di pandemia che ancora stiamo vivendo, sia per supportare e accelerare il rinnovo del parco, anche alla luce della procedura di infrazione appena aperta nei confronti del nostro Paese, oltre che per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Piano nazionale energia e clima.
Sono questi, insieme all’adozione di un piano strategico nazionale per il rilancio del settore, gli interventi prioritari da attuare immediatamente, sfruttando le risorse europee del Recovery Fund per la transizione verde”.
In Italia, le immatricolazioni totalizzate ad ottobre si attestano a 156.978 unità (-0,2%). Nei primi dieci mesi del 2020, le immatricolazioni complessive ammontano a 1.123.194, con un decremento del 30,9% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2019.
Secondo i dati ISTAT, a ottobre l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,3% su base annua (da -0,6% del mese precedente). L’inflazione negativa, per il sesto mese consecutivo, continua ad essere determinata per lo più dalle flessioni dei prezzi dei Beni energetici (-8,7%). Nel comparto dei Beni energetici non regolamentati, che passano da -8,2% di settembre a -9,4%, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, quelli del Gasolio passano da -11,8% a -13,9% in termini tendenziali (-1,1% il congiunturale) e quelli della Benzina da -10,3% a -11,4% (-0,2% la variazione congiunturale).
Analizzando il mercato per alimentazione, le vendite di auto diesel di ottobre si riducono del 14,2% e valgono il 30,5% del mercato, mentre rappresentano, nel cumulato, il 34,1% dell’immatricolato complessivo e il 42% in meno in termini di volumi. Le autovetture a benzina vedono il proprio mercato ridursi del 31,2% nel mese, con il 31,7% di quota, mentre da inizio anno il calo è del 38,5% e la quota sul totale scende al 39,1%.
Sale, invece, la quota delle alimentazioni alternative, che a ottobre 2020 crescono del 105,1% e raggiungono il 37,8% di quota (19,4 punti percentuali in più rispetto allo stesso mese del 2019), mentre nel cumulato da inizio anno rappresentano il 26,8%, 11,4 punti in più rispetto a gennaio-ottobre 2019, con un incremento del 20%. Le auto a GPL crescono del 6,8% nel mese e calano del 35,3% nel cumulato, mentre quelle a metano subiscono una flessione del 44,9% a ottobre e del 17,2% nei primi dieci mesi del 2020.
Infine, continua anche ad ottobre il buon andamento delle vendite di auto elettriche e ibride: BEV +203,2%, PHEV +334,1%, ibride +235%. Tutte le ibride e le elettriche hanno segno positivo anche nei primi dieci mesi dell’anno, in particolar modo le BEV (+133,3%) e le PHEV (+234,2%).
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 70.172 immatricolazioni nel mese di ottobre (+3,2%), con una quota di mercato del 6,2% (5,6% ad ottobre 2019). Risultano in crescita nel mese i brand Fiat (+5,5%) e Jeep (+6,7%). Nei primi dieci mesi del 2020, i volumi ammontano a 560.202 unità (-30,8%).
La Spagna totalizza 74.228 immatricolazioni nel mese di ottobre 2020, il 21% in meno rispetto ad ottobre 2019. Nei primi dieci mesi del 2020, il mercato risulta in flessione del 36,8%, con 669.662 unità immatricolate.
L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC rileva che la crisi sanitaria e l’incertezza economica hanno avuto un forte impatto sull'andamento delle immatricolazioni. I piani di incentivazione all'acquisto sono ottimi strumenti per stimolare il mercato e per evitare che le flessioni peggiorino ulteriormente. La situazione di crisi si estenderà probabilmente fino al 2021 e, per impedire che il settore e l’occupazione ne risentano ancora di più, sarà necessario mantenere delle misure di supporto. ANFAC è molto preoccupata, in particolare, per l'effetto che potrebbe avere un aumento della tassa di Immatricolazione, dovuta all’adeguamento automatico al WLTP, in un mercato che già fatica a superare la crisi Covid-19. Oltre a potenziare il piano MOVES con maggiori risorse nel 2021, sarà necessario mantenere anche i piani di rottamazione, come il RENOVE, per non peggiorare ulteriormente la qualità della flotta automobilistica spagnola e per continuare a ridurre le emissioni di CO2.
Secondo i canali di vendita, il mercato di ottobre risulta così ripartito: 37.974 vendite ai privati (-22,7% e una quota del 51,1%), 33.370 vendite alle società (-15,5% e una quota del 45%) e 2.884 vendite per noleggio (- 46,2% e una quota del 3,9%), mentre nel periodo gennaio-ottobre è ripartito in 336.777 vendite ai privati (il 50,3% del totale, in calo del 30,6%), 248.369 vendite a società (37,1% del totale, -30,8%) e 84.516 vendite per noleggio (12,6% del totale, -60,8%).
Per quanto riguarda le alimentazioni, a ottobre calano le immatricolazioni di auto diesel (-23,1%) e benzina (-35,9%). I supporti del piano MOVES sostengono l’aumento delle vendite di autovetture ad alimentazione alternativa, che crescono del 40,2% nel mese (quota di mercato 22%). Nel cumulato del 2020, risultano in calo tutti i tipi di alimentazione, tranne le vetture ad alimentazione alternativa (+9,9%). Le emissioni medie di CO2 delle nuove autovetture si attestano a 108,5 g/km.
In Francia, ad ottobre, si registrano 171.050 nuove immatricolazioni, con un decremento del 9,5% rispetto ad ottobre 2019. Il cumulato dei primi dieci mesi del 2020 è di 1.337.748 unità, il 26,9% in meno rispetto al periodo gennaio-ottobre 2019.
Il mercato dell’usato, secondo le stime di CCFA, registra 593.411 unità ad ottobre, l’11,4% in più rispetto allo stesso mese del 2019. Nel periodo gennaio-ottobre 2020, i volumi complessivi si attestano a 4.644.989 unità, con una flessione del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel periodo gennaio-ottobre, le auto a combustione interna perdono circa 630.000 unità, riducendo la quota di mercato a 79,5% (era 92,3% nei primi dieci mesi del 2019). Nel dettaglio, le auto a benzina perdono il 39,3% (420.000 unità in meno) rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre le diesel scendono del 33,1% con 416.000 unità, poco meno di 210.000 unità al di sotto dei livelli dello scorso anno.
Nel mercato tedesco sono state immatricolate ad ottobre 274.303 unità (-3,6%). Nei primi dieci mesi dell’anno, il mercato totalizza 2.316.134 immatricolazioni, in ribasso del 23,4%.
Nel mese, le vendite ai privati aumentano del 6,8% e rappresentano il 38,1% del mercato, mentre le immatricolazioni alle società scendono del 9,1% e si fermano al 62% del mercato. Con 23.158 nuove immatricolazioni (+365,1% rispetto allo scorso anno), le auto elettriche salgono ad una quota di mercato dell'8,4%. Con riferimento alle auto ibride, sono state immatricolate complessivamente 62.929 unità (22,9% di quota, +138,5%), di cui 24.859 plug-in (9,1%, +257,8%). Il 42,1% delle nuove auto è a benzina (115.382 vetture, -29,8%), il 26% è diesel (71.370, -18,9%). Le vetture a gas rappresentano meno dell'1% del mercato: 872 veicoli nuovi a gas liquido (0,3% di quota) e 566 a gas naturale (0,2%), che, insieme, registrano un aumento del 67,8%.
La media delle emissioni di CO2 delle nuove autovetture immatricolate ad ottobre 2020 è pari a 131,4 g/km.
Il mercato inglese, infine, ad ottobre totalizza 140.945 autovetture (-1,6%). Nel cumulato gennaio-ottobre 2020 i volumi complessivi raggiungono 1.384.601 unità, con un decremento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’associazione inglese dell’automotive SMMT ricorda che nel momento in cui gli showroom chiudono, anche la domanda cala e quindi sottolinea il rischio che, con l’entrata del Regno Unito in un secondo lockdown, sia i concessionari che i produttori si trovino a dover affrontare una chiusura temporanea. Indubbiamente, è l'intero settore a dover affrontare una fine dell'anno ancora più difficile del previsto, con le aziende in difficoltà a gestire risorse, scorte, produzione e flusso di cassa nel penultimo mese prima dell'inevitabile sconvolgimento della Brexit. Mantenere aperti gli showroom – che sono tra gli ambienti di vendita al dettaglio più protetti dal Covid-19 - aiuterebbe ad attutire il colpo. SMMT ribadisce, infine, la priorità di arrivare ad un accordo commerciale senza dazi con l'UE, per fornire una tregua ad un settore resiliente, ma pur sempre fortemente messo alla prova dall’attuale congiuntura.
A seguito del secondo lockdown nel Regno Unito, SMMT ha rivisto la propria previsione per il 2020 a 1,56 milioni di unità immatricolate, portando il calo annuale a -750.000 unità rispetto al 2019.
La quota di mercato dei privati, nel mese, si attesta al 42,9%, in crescita dello 0,4%, mentre le vetture aziendali si riducono del 3% e rappresentano il 57,1% del mercato.
Secondo il tipo di alimentazione, le auto diesel calano del 38,4% ad ottobre e del 55,1% nel cumulato, con una quota ridotta al 14,9% nel mese e al 16,6% nei primi dieci mesi del 2020. Le vendite di auto a benzina si riducono del 21,3% a ottobre, con il 49,5% di quota, e perdono il 38,9% nel cumulato, con il 57% di quota. Le alimentazioni alternative valgono il 35,6% del mercato di ottobre e il 26,3% del mercato dei primi dieci mesi. Nel dettaglio, le auto BEV rappresentano il 6,6% del mercato e crescono in volumi del 195,2% nel mese di ottobre, mentre nel cumulato la quota è del 5,5%, con un aumento dei volumi del 168,7%. In crescita anche le ibride ricaricabili (+147,7%), le mild hybrid diesel (+56,6%), le mild hybrid a benzina (+545,8%) e le full hybrid (+39%). Da inizio anno, le vendite di vetture ibride sono così suddivise: le ibride plug-in registrano una crescita del 91,5% e conquistano il 3,6% del mercato, le full-hybrid crescono dell’11%, con una quota del 6,9%, le mild-hybrid diesel aumentano del 96,8% e valgono il 3,6% del mercato e, infine, le mild-hybrid a benzina aumentano del 171,9% e valgono il 6,7% del mercato dei primi dieci mesi.