La survey Areté rivela come, complice la crisi e l’incertezza economica, l’auto usata si confermi una soluzione apprezzata e più vicina alle tasche degli italiani. E’ forte l’interesse per gli incentivi in arrivo.
Poco più di 1 italiano su 10 dichiara di voler cambiare la propria autovettura entro la fine dell’anno in corso. Una quota crescente per farlo si rivolgerà ai concessionari per acquistarne una usata di ultima generazione, per ragioni economiche o per riuscire a comprare una vettura di categoria superiore a quella attuale. Se il Governo confermerà gli incentivi per l’usato previsti nel Decreto Sostegni Bis, saranno molti coloro che ne valuteranno l’utilizzo per sostituire la propria vettura con più di 10 anni di anzianità.
Sono questi i principali dati e trend che emergono dalla nuova survey “Auto usate, tu cosa ne pensi?”, condotta da Areté (azienda leader nella consulenza strategica) nel mese di luglio per indagare sul campo le intenzioni di acquisto auto degli italiani nei prossimi mesi e il loro feeling con l’usato di recente immatricolazione (Euro 5 ed Euro 6).
Un dato di partenza appare chiaro: anche con tutta Italia in zona bianca da diverse settimane e con la riduzione graduale della quota di lavoratori in telelavoro, l’auto personale resta il mezzo preferito per gli spostamenti degli italiani, indicata dal 71% del campione. Si consolidano le due ruote con bicicletta e scooter/moto utilizzate in prevalenza da un complessivo 10% della popolazione. I mezzi pubblici si fermano all’8% delle preferenze, mentre le alternative in sharing (auto, bike, monopattino) non superano il 3%.
Il 16% del campione dichiara di voler sostituire la propria vettura entro la fine del 2021, il 30% attenderà almeno il prossimo anno e un significativo 34% valuterà questa opzione solo negli anni a venire. Un ulteriore 21% l’ha acquistata da poco e quindi non ci pensa oppure non la utilizza per spostarsi.
Tra coloro che si preparano a sostituire l’auto, 4 italiani su 10 dichiarano di voler acquistare un’auto usata, piuttosto che una nuova. Diverse le ragioni alla base di questa scelta: in primis, la motivazione economica (indicata dal 34% degli intervistati), poi la volontà di comprare una vettura di categoria superiore a quella attuale a un prezzo vantaggioso (22%).
Tra le altre motivazioni: i timori di furto e danneggiamento di un’eventuale auto nuova, la volontà di far guidare l’auto a un neopatentato e la preferenza per un modello fuori produzione.
Sul fronte delle alimentazioni, tra quanti si affideranno all’usato resta maggioritaria la quota di coloro che sceglieranno il motore endotermico (51%); il 40% preferirà l’usato ibrido e il 10% l’elettrico. Negli ultimi due casi, la scelta è guidata principalmente dalla volontà di non inquinare e di risparmiare su consumi, carburanti e manutenzione.
A spingere i potenziali acquirenti del nuovo, invece, per oltre il 50% degli intervistati è la ricerca di vetture con motorizzazioni alternative alle tradizionali e con le ultime tecnologie a bordo (ADAS e device). Il 24% dice di voler ricorrere al nuovo per sfruttare gli incentivi e il 15% perché non si fida dell’usato.
Uno spunto interessante, anche alla luce delle ultime novità normative contenute nel Decreto Sostegni Bis (il provvedimento prevede anche 40 milioni di euro di incentivi all’usato di ultima generazione a seguito di rottamazione di un’auto con oltre 10 anni di anzianità), riguarda gli incentivi: 8 italiani su 10 sono intenzionati a valutarne l’uso per comprare un’auto usata.
Ma dove si preferisce comprare la vettura usata? Una quota crescente si dice pronto a farlo online, ma a patto che l’offerta sia particolarmente vantaggiosa. In generale, ben 8 intervistati su 10 preferiscono recarsi dal concessionario di fiducia, il 10% si fiderebbe anche di un privato, il 7% si rivolgerà all’offerta delle società di noleggio.
“Lo studio”, sottolinea Massimo Ghenzer - Presidente di Areté, “fornisce uno spaccato interessante sul feeling tra gli italiani e l’auto usata. Grazie ai passi in avanti compiuti dall’industria automotive sul fronte della sicurezza e della riduzione delle emissioni, le vetture usate di ultima generazione (Euro 6, ibride ed elettriche) possono giocare un ruolo strategico nella lotta allo svecchiamento del nostro parco circolante. In tal senso, un segnale positivo è arrivato di recente dal Governo che sta valutando uno stanziamento ad hoc per incentivare proprio questi veicoli, decisamente più alla portata degli italiani rispetto ai veicoli nuovi elettrici, oggi ancora riservati a una limitata fascia di popolazione”.