Mercato autocarri in difficoltà ad ottobre (-3,2%)

Posted on 26/11/2020 in Dati di Settore by ANFIA

Ottobre affatica la ripresa del mercato degli autocarri (-3,2%) e dei veicoli trainati (-1,4%), mentre gli autobus sono ancora in discesa libera, con un nuovo calo a doppia cifra (-18,5%)

Dopo un terzo trimestre 2020 in netto recupero (+29% rispetto a luglio-settembre 2019), a ottobre il mercato degli autocarri presenta una contrazione del 3,2%. Per i rimorchi e semirimorchi pesanti – che a settembre avevano mostrato una variazione positiva a due cifre (+19,1%) dopo due mesi critici, chiudendo il terzo trimestre 2020 in pari a livello tendenziale e a -5% a livello congiunturale – la flessione di ottobre è contenuta all’1,4%. Per entrambi i comparti, la chiusura dei primi dieci mesi dell’anno rimane, ovviamente, fortemente negativa.

Gli effetti positivi degli incentivi del Decreto investimenti – disponibili dal 29 luglio scorso, con una prima finestra per la presentazione delle domande di accesso dal 1° ottobre al 16 novembre – sembrano quindi essere in attenuazione.

Passando ai numeri, a ottobre 2020 sono stati rilasciati 1.826 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-3,2% rispetto a ottobre 2019) e 1.090 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+20,4%), suddivisi in 118 rimorchi (+16,8%) e 972 semirimorchi (-3,3%).

Nel periodo gennaio-ottobre 2020 si contano 16.212 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 18,3% in meno rispetto al periodo gennaio-ottobre 2019, e 9.115 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-25,8% rispetto a gennaioottobre 2019), così ripartiti: 903 rimorchi (-23,2%) e 8.212 semirimorchi (-26,1%).

Guardando alle alimentazioni, la quota di mercato degli autocarri alimentati a gas a gennaio ottobre 2020, si mantiene al 5,2%, per un totale di 841 veicoli. A metà novembre, il numero dei distributori stradali e autostradali di metano liquido e biometano liquido aperti al pubblico sul territorio nazionale ammonta a 84 unità, mentre altri 35 sono in progetto.

A livello territoriale, nel cumulato da inizio anno la flessione del mercato degli autocarri è risultata più accentuata nelle regioni dell’Italia settentrionale: -23%, mentre nelle regioni del Centro e Sud Italia la contrazione è stata rispettivamente del 7% e del 14%.
In riferimento alle fasce di peso, ha tenuto di più quella degli autocarri con ptt tra 8.000 e 12.000 kg (+0,7% su gennaio-ottobre 2019). Gli autocarri nuovi pesanti (con ptt>16.000 kg) sono invece in calo del 18% da inizio anno.

Per i veicoli trainati, la contrazione maggiore nel progressivo 2020 riguarda il mercato italiano del Nord-Est (-31%), mentre nel Nord-Ovest le vendite sono diminuite del 17%.
Le marche estere perdono il 31% del mercato, mentre le marche nazionali contengono la perdita a -18%.

Nel dettaglio:

Comparto trasporto merci e passeggeri_ottobre 2020.PNG

Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg a ottobre registra 361 nuove unità, con una flessione del 18,5% (dopo una chiusura del terzo trimestre 2020 a -49%).
Tutti i comparti chiudono il mese con il segno negativo, tranne, come già a settembre, gli autobus e midibus turistici (+5,9%): -27,2% per gli autobus adibiti al TPL, -23,1% per i minibus e -6,5% per gli scuolabus.

Nei primi dieci mesi del 2020, i libretti di autobus rilasciati sono 2.583 (-30,7%, rispetto a gennaio-ottobre 2019). Confermano un calo a doppia cifra gli autobus adibiti al TPL (-41,7%), gli autobus e midibus turistici (-18,7%), e gli scuolabus (-35,1%), mentre i minibus contengono la flessione al 4,4%. Nel progressivo 2020 sono le regioni del NordEst a segnare la contrazione meno marcata: -13%.

Nonostante il momento di crisi del mercato e della committenza, la filiera produttiva nazionale, con l’imminente pubblicazione del bando Invitalia, avrà a breve l’occasione di sfruttare, finalmente, i 100 milioni di euro stanziati per il sostegno agli investimenti produttivi e alle attività di ricerca, innovazione e sviluppo delle nuove tecnologie, che si spera possano rafforzare la competitività nazionale ed internazionale delle imprese italiane.

L’industria italiana dell’autobus, dopo anni di estrema difficoltà, è oggi pronta a cogliere e ad affrontare le sfide tecnologiche della mobilità sostenibile e a dare, così, il giusto contributo all’attuazione e allo sviluppo del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile.

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