L'OAM ha pubblicato sul proprio sito uno studio, frutto di apposita survey, sull'evoluzione della figura dell'Agente a seguito dei nuovi strumenti tecnologici a disposizione e sul nuovo rapporto con la clientela.
Shock di vario genere possono portare ad utilizzare particolari tecnologie in modi difficilmente prevedibili, comportando cambiamenti sostanziali nelle società e nelle economie.
La pandemia di COVID-19 è iniziata come uno shock per la salute pubblica e per i sistemi sanitari. Tuttavia, la sua natura, unita alla velocità di trasmissione del virus, ha portato le società a richiedere sempre più servizi di comunicazione e di scambio di beni efficienti.
Come dimostrato nel Volume 50 del Journal of Financial Intermediation nel 2020 si è verificato un aumento considerevole del tasso di download delle app finanziarie e gli operatori tradizionali dei mercati finanziari (banche e intermediari) hanno registrato una crescita dell’utilizzo dei canali digitali per l’offerta di prodotti finanziari. Durante la seconda fase pandemica le società appartenenti alla sfera FinTech hanno sovraperformato gli operatori tradizionali in termini di numero di servizi digitali finanziari offerti. Tali aspetti potrebbero avere importanti implicazioni sull’equilibrio di mercato inteso come rapporto tra gli operatori tradizionali e i nuovi attori FinTech nell’intermediazione finanziaria. In un mondo finanziario in costante cambiamento non è sempre facile per il consumatore finale scegliere il giusto prodotto finanziario così come il canale attraverso il quale riceverlo. L’ecosistema FinTech risulta in continua espansione a tal punto da rendere sempre più digitali i player del mercato finanziario:
• per l’offerta di prodotti finanziari è possibile riscontrare da un lato come banche e intermediari finanziari utilizzino nuovi canali per erogare finanziamenti ai propri clienti, e dall’altro come gli Agenti in attività finanziaria siano chiamati ad offrire un servizio di consulenza sempre più sofisticato al fine di comprendere al meglio le esigenze del cliente e proporre soluzioni finanziarie più adatte;
• per quanto concerne la domanda di prodotti finanziari, i consumatori finali risultano orientati verso nuovi canali distributivi in grado di soddisfare pienamente le esigenze di credito in termini di tempi e trasparenza delle informazioni.
L’analisi della relazione tra il consumatore finale e i canali distributivi di prodotti finanziari non può non considerare il concetto di passaggio generazionale, sia per quanto concerne gli Agenti in attività finanziaria che per quanto attiene ai richiedenti credito. Le nuove generazioni risultano spesso molto proattive all’utilizzo dei nuovi strumenti digitali. A tal proposito, al fine di incentivare il contributo positivo che i giovani possono dare alla professione degli intermediari del credito e di favorire l’inserimento di giovani risorse nelle reti di mediazione creditizia ed agenzia in attività finanziaria, l’OAM ha deciso di esentare dal pagamento della quota gli Agenti ‘under 30’ che si iscrivono al relativo Elenco nel 2022. È comunque bene precisare che se da un lato la digitalizzazione dei canali distributivi e l’utilizzo dell’internet banking forniscono vari vantaggi ai consumatori, quali la possibilità di utilizzare il servizio in ogni luogo e in qualunque momento a costi di gestione inferiori rispetto a quelli dei canali tradizionali, dall’altro il dialogo e la capacità di guidare il cliente nella scelta del finanziamento più adatto alle proprie esigenze rimangono i criteri cardine su cui basare l’attività di agenzia finanziaria...continua a leggere