Il Direttore dell'Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia, Enzo Serata, ha presentato il Rapporto Annuale sull'attività svolta dall'Unità nel 2022.
Nel 2022, la UIF ha ricevuto oltre 155 mila segnalazioni di operazioni sospette (SOS), circa l’11% in più rispetto ai dati del 2021. Importanti contributi sono pervenuti dal sistema bancario e finanziario.
- Andamento e qualità segnalazioni – Il flusso segnaletico mantiene un andamento crescente intorno al 5% su base annua, nonostante si sia riscontrato un decadimento qualitativo delle segnalazioni. Infatti, nel 2022, circa il 30% delle SOS è stato valutato dall’UIF come privo di sufficienti profili di rischio o connotato da deboli elementi a supporto del sospetto.
- Iniziative UIF e nuovi indicatori anomalia – Sono stati intensificati gli sforzi per incentivare il miglioramento dei contenuti informativi delle SOS attraverso nuovi criteri di valutazione delle segnalazioni e il potenziamento del confronto diretto con i segnalanti attraverso specifici incontri. Tra queste, sono stati ricordati gli indicatori di anomalia dell’UIF emanati a maggio scorso per tutti i destinatari degli obblighi di collaborazione, i quali sistematizzano e aggiornano le operatività anomale rilevanti, in sostituzione di numerosi provvedimenti e comunicazioni risalenti nel tempo.
- Novità principali – Gli indicatori hanno introdotto elementi innovativi in materia di anomalie collegate al coinvolgimento di persone politicamente esposte, all’utilizzo di crypto-assets, al trasferimento di crediti, agli schemi di crowdfunding e peer-to-peer lending.
- Dati 2022 – Sono stati avviati 212 procedimenti amministrativi finalizzati all’adozione di un provvedimento di sospensione di operazioni sospette, di cui 90 su iniziativa della stessa Unità, per un valore complessivo delle transazioni esaminate pari a 154 milioni di euro. I provvedimenti adottati, previa consultazione degli Organi investigativi, sono stati 32. Le maggiori carenze sono state rilevate nei settori ad alto asso di innovazione digitale, nonché in relazione alla prevenzione del riciclaggio generato dall’improprio utilizzo dell’IBAN virtuale.
- Profili di rischio – Sono stati evidenziati profili di rischio connessi alla presenza di reti di imprese che hanno indebitamente beneficiato di finanziamenti agevolati o che hanno utilizzato in modo distorto le risorse erogate, frequentemente trasferite all’estero. Quanto al flusso segnaletico complessivo, le componenti maggiori riguardano le sospette frodi nelle fatturazioni e nelle cessioni di crediti di imposta.
- Condotte distrattive – Confermato nel 2022 il novero delle casistiche riferite alle truffe, tra le quali si menzionano come maggiormente ricorrenti quelle legate agli IBAN virtuali, al lending crowdfunding, al trading online su valute virtuali, nel comparto automotive e nell’ambito della concessione di mutui ipotecari, nonché i comportamenti fraudolenti messi in luce dagli operatori di giochi e scommesse, il cui accresciuto contributo in termini segnaletici conferma il potenziale utilizzo illecito delle attività del comparto a fini di riciclaggio.
- Protocolli di collaborazione – Sono stati ricordati i vari protocolli in atto e/o in attesa di essere rinnovati, tra cui quello con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, l’ANAC e con l’ADM per approfondimenti sul settore del gioco.
- Lavori GAFI – Nell’ambito dei lavori del GAFI, l’Unità ha contribuito all’elaborazione di nuovi standard antiriciclaggio applicabili ad attività e operatori in crypto-assets, alla revisione delle regole sulla trasparenza della titolarità effettiva, al rafforzamento dei meccanismi di asset recovery.
- Prospettive future – Le attività future sono principalmente legate al potenziamento dei livelli del comparto pubblico e alle misure di prevenzione dei rischi di illecito. Parimenti, il tema della revisione dell’impianto sanzionatorio previsto dal D.lgs. 231/2007 rappresenta un fattore di cruciale importanza per migliorare la qualità delle segnalazioni.
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