Rispetto ad aprile 2019, la produzione della filiera automotive è in ribasso dell’1,9% nel mese, mentre il primo quadrimestre 2021 cala del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Ad aprile 2021, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme1 registra una crescita a tre cifre rispetto ad aprile 2020 – il primo mese interessato per intero dalle misure per il contenimento della pandemia da Covid-19, che aveva chiuso a -87,4% - mentre nel primo quadrimestre del 2021 aumenta del 56,7%.
Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, ad aprile 2021 è l’indice della fabbricazione di autoveicoli2 (codice Ateco 29.1) a registrare la variazione positiva più alta, in crescita a cinque cifre, mentre per l’indice della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e per le parti e accessori per autoveicoli e loro motori il rialzo è a tripla cifra. Nel primo quadrimestre 2021, crescono gli indici di tutti i comparti: +74,7% per la fabbricazione di autoveicoli, +46,5% per la fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) e +48,3% per la fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori3. Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica di autovetture passa da 400 unità nel mese di aprile 2020 a 43.900 unità ad aprile 2021, portando così la crescita del primo quadrimestre dell’anno in corso a +61,8%.
Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva in crescita per la seconda volta dopo 24 mesi con segno meno: ad aprile 2021, infatti, l’indice della produzione industriale nel suo complesso4 chiude a +79,5% rispetto ad aprile 2020 (ma solo +1,1% rispetto ad aprile 2019) e risulta in aumento del 21,5% nei primi quattro mesi dell’anno (ma in calo dell’1,9% rispetto al primo quadrimestre 2019).
Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) è in aumento del 42,5% a marzo, ultimo dato disponibile (+50,1% sul mercato interno e +29,5% sui mercati esteri) e chiude a +10,6% il primo trimestre 2021 (+13,2% il mercato interno e +5,8% il mercato estero).
“Come già accaduto nel precedente mese di marzo, anche ad aprile 2021 l’indice della produzione automotive registra un notevole rialzo, frutto del confronto con la pesante flessione di aprile 2020, primo mese interessato per intero dalle misure emergenziali di contenimento della pandemia - commenta Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA. Nel raffronto, invece, con gli indici di aprile e del primo quadrimestre 2019, la produzione del settore automotive risulta in calo dell’1,9% nel mese e del 5,1% nel cumulato gennaio-aprile 2021.
In questo momento, rimane quindi fondamentale, per una vera ripartenza dell’industria automotive, il rifinanziamento degli incentivi all’acquisto di nuove autovetture con emissioni di CO2 nella fascia 61-135 g/km, che hanno dimostrato di dare un contributo importante al recupero della domanda – ricordo che, a gennaio-maggio 2021, il mercato auto italiano è risultato in calo del 19,3% rispetto allo stesso periodo del 2019 – e rappresentano una misura di sostegno per le imprese, ancora interessate da un ricorso alla CIG in crescita, anche ad aprile, rispetto ai livelli del 2020. Il rifinanziamento degli incentivi interessa anche i veicoli commerciali leggeri, come strumento di ripresa per mun comparto in sofferenza e, contemporaneamente, dello svecchiamento del parco circolante in chiave green.
E’ importante attuare tempestivamente queste misure anche per far fronte all’ancora persistente crisi di approvvigionamento dei semiconduttori, una questione complessa che ha generato e continua a generare ritardi nella consegna delle nuove vetture”.
A gennaio-febbraio 2021 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 2,62 miliardi di Euro, mentre l’import vale 4,46 miliardi. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 17,2%, seguiti da Germania (16,3%) e Francia (15,6%).
Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 3,5 miliardi di Euro, con una contrazione del 3,8% rispetto a gennaio-febbraio 2020, mesi non ancora interessati dalla pandemia nel nostro Paese, e con un saldo positivo di 906 milioni di Euro.
Il fatturato5 del settore automotive nel suo complesso, invece, presenta una variazione positiva del 105,6% a marzo (ultimo dato disponibile), con una componente interna in crescita del 174,3% (+47,3% la componente estera). Nel cumulato gennaio-marzo 2021, il fatturato aumenta del 24,7% (+39,3% il fatturato interno e +8,2% quello estero).
Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta un incremento del 66,1% nel mese di marzo, (+102,4% la componente interna e +42% la componente estera). Nel primo trimestre 2021 l’indice del fatturato di questo comparto registra un incremento del 18,2%, con una componente interna in crescita del 27% (+11,2% il fatturato estero).
In allegato il Focus di approfondimento relativo alla produzione industriale del settore automotive ad APRILE 2021 (gli indici di fatturato sono aggiornati a marzo 2021) e il Focus di approfondimento che analizza nel dettaglio l'andamento e la struttura del mercato auto italiano a Maggio 2021.
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1 Codice Ateco 29: fabbricazione di autoveicoli, fabbricazione di carrozzerie autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (esclusi penumatici).
2 Per “autoveicoli” si intendono le autovetture e i veicoli commerciali leggeri e pesanti
3 Codice Ateco 29.3, non include pneumatici.
4 Corretto per gli effetti di calendario: i giorni lavorativi sono stati 21 sia ad aprile 2021 che ad aprile 2020 (è escluso il comparto Costruzioni). A partire dal 2018, gli indici della produzione industriale sono diffusi da ISTAT nella nuova base di riferimento 2015=100 (fino allo scorso mese la base era 2010=100).
5 Dati grezzi. I dati aggiornati ad aprile saranno pubblicati da Istat il 22 giugno 2021