Banca d'Italia pubblica i dati aggregati sugli effetti del "Rating di legalità" sulla concessione di finanziamenti da parte del sistema bancario.
La Banca d'Italia pubblica, ai sensi della Legge 27/2012 e del successivo regolamento ministeriale, dati aggregati relativi agli effetti del “rating di legalità” - attribuito dall’AGCM alle imprese che ne fanno richiesta - sulla concessione di finanziamenti da parte del sistema bancario. Nel 2019 le imprese titolari di rating di legalità e finanziate presso il sistema bancario sono state 9.099, in netto aumento rispetto al biennio precedente (6.975 nel 2018 e 4.400 nel 2017). Anche la percentuale di imprese beneficiate dal rating di legalità è cresciuta significativamente, raggiungendo quasi il 58 per cento delle imprese affidate (48 per cento nel 2018, 40 nel 2017). I benefici riconosciuti alle imprese si sono concretizzati principalmente nella riduzione dei tempi di istruttoria e nell’applicazione di migliori condizioni economiche in occasione della concessione o della rinegoziazione del finanziamento. Circa 3.800 imprese, pari al 42 per cento delle imprese affidate, non hanno ottenuto benefici dal rating: in 2.345 casi il possesso del titolo non è stato dichiarato dalle imprese in fase di istruttoria del finanziamento; in 1.377 casi il rating di legalità non ha apportato informazioni utili ai fini dell’istruttoria. Infine, 229 imprese titolari di rating di legalità non sono state finanziate; nella maggioranza dei casi le istanze di finanziamento o di revisione delle condizioni non sono state accolte per l’insufficiente merito creditizio dell’impresa.