A giugno tornano a crescere le richieste di prestiti finalizzati (+12,6%) e mutui (+13,3%) da parte delle famiglie. Resta ancora debole la dinamica dei prestiti personali.
Lo studio ha evidenziato che, dopo l’inevitabile frenata registrata nel mese e mezzo successivo al varo del lockdown disposto dal Governo per contenere la diffusione della pandemia di Covid-19, le famiglie italiane hanno ripreso a rivolgersi agli istituti di credito per finanziare i propri acquisti e l’investimento sulla casa.
Nello specifico, il numero di richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto, moto, arredamento, elettronica, elettrodomestici, impianti per l’efficientamento energetico della casa, spese mediche, palestre, tempo libero, etc.) e di mutui immobiliari e surroghe sono tornati in territorio positivo, facendo segnare rispettivamente un incoraggiante +12,6% e +13,3% rispetto al corrispondente mese del 2019. Diversamente, le richieste di prestiti personali ancora stentano a tornare sui volumi dell’anno scorso malgrado nel mese di giugno si sia registrato un evidente cambio di passo, con i volumi che nell’ultima settimana del mese sono tornati al di sopra di quelli che si registravano nel periodo pre lockdown.
Il Barometro, inoltre, fa emergere un andamento positivo anche per l’importo medio richiesto dei mutui, che relativamente al singolo mese di giugno è risultato pari a 133.071 Euro, con un aumento del +2,4% rispetto allo stesso mese del 2019. Nel campo dei prestiti, invece, si evidenzia una flessione dell’importo richiesto nel mese di giugno: i prestiti finalizzati vedono il valore medio diminuire del -14% rispetto al giugno 2019 per assestarsi a 6.981 Euro, mentre i prestiti personali si fermano a 12.438 Euro in virtù di una flessione del -2,1%.