Si accentua il trend discendente dei mesi di luglio e agosto, tra perdurare della crisi dei microchip ed effetti perturbanti derivanti dalla discontinuità nell’erogazione dell’ecobonus.
ANFIA ritiene fondamentale, per il futuro, delineare una programmazione delle misure di sostegno alla domanda coerente con un piano strategico complessivo di accompagnamento del settore nella transizione ecologica e su un orizzonte temporale pluriennale. Intanto, l'Associazione rivede al ribasso le previsioni di chiusura d’anno, a circa 1.500.000 immatricolazioni: +8,5% sul 2020 e -21,8% rispetto al 2019.
Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, a settembre 2021 il mercato italiano dell’auto totalizza 105.175 immatricolazioni (-32,7%) contro le 156.357 unità registrate a settembre 2020. I volumi immatricolati nei primi nove mesi del 2021 ammontano, così, a 1.165.491 unità, il 20,6% in più rispetto ai volumi del periodo gennaio-settembre 2020. “Il mercato auto di settembre si conclude peggio del previsto (-32,7%), proseguendo e accentuando il trend discendente dei mesi di luglio (-19,2%) e agosto (-27,3%), un trimestre sicuramente influenzato dal perdurare della crisi dei semiconduttori, responsabile di rallentamenti e blocchi nella produzione e ritardi nelle consegne delle nuove auto – dichiara Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto, con un emendamento al Decreto Infrastrutture e mobilità sostenibili approvato a inizio settembre, un’estensione delle tempistiche entro le quali i venditori sono tenuti a confermare l'operazione di vendita dei veicoli incentivati tramite ecobonus. A proposito di quest’ultimo, il rapido esaurimento delle risorse pochi giorni dopo il rifinanziamento di inizio settembre è la dimostrazione del fatto che l’effetto ‘attesa’ per i nuovi incentivi e la loro erogazione ‘a singhiozzo’ sono dannosi sia per la domanda che per la rete di vendita. Auspichiamo, per il futuro, che si delinei una programmazione delle misure di sostegno alla domanda coerente con un piano strategico complessivo di accompagnamento del settore nella transizione ecologica e su un orizzonte temporale pluriennale, così da garantire maggiore continuità al mercato. Intanto, stando agli attuali risultati, come ANFIA abbiamo rivisto al ribasso le previsioni di chiusura d’anno, a circa 1.500.000 immatricolazioni, l’8,5% in più rispetto al 2020 e il 21,8% in meno rispetto al 2019”.
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