Secondo il WEO Il prodotto interno lordo italiano cresce più della media dell'area euro. Ma resta il pericolo di un ritorno dell'inflazione a livelli precedenti la pandemia.
Il Fondo Monetario Internazionale, nel WEO di ottobre 2021, rivede al rialzo le stime di crescita per l'Italia per il 2021, quando il Pil è atteso salire del 5,8%, ovvero 0,9 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di luglio. Per il 2022 la crescita è invariata al 4,2%. Con il +5,8% di quest'anno l'Italia cresce più della media dell'area euro, che segna nel 2021 un +5%. Al 2026 il Pil italiano è stimato al +1,0%. Bene anche per il rapporto debito/Pil: il debito pubblico in Italia scende al 154,8% nel 2021, rispetto al 155,8% del Pil dello scorso anno e nel 2022 scenderà ancora al 150,4%, per assestarsi al 146,5% del Pil nel 2026. La Nadef del Governo prevede un debito al 153,5% del Pil quest'anno e al 149,4% il prossimo. La disoccupazione nell'anno in corso si stabilizzerà sul 10,3% ma, secondo il FMI, salirà all'11,6% nel 2022. Anche l'inflazione va seguita con attenzione poichè si prevede che tornerà, seppure con importanti differenze tra i Paesi, entro la metà del 2022, a livelli pre-Covid 19.