Le banche e l’Associazione bancaria italiana, in collaborazione con ABI Lab, il centro di ricerca per l'innovazione dell’ABI, hanno avviato una sperimentazione nel contesto dell’euro digitale.
L’iniziativa ha l’obiettivo di contribuire attivamente al dibattito pubblico e di supportare le banche che operano in Italia nel percorso di preparazione allo scenario futuro.
Il progetto è diretto a valorizzare il ruolo delle banche nell’ambito dell’euro digitale di Banca centrale europea, una moneta diversa dai pagamenti elettronici già disponibili in particolare grazie alla programmabilità. L’iniziativa mira anche a dimostrare la fattibilità tecnica di un euro digitale basato su una blockchain Distributed ledger technology (Dlt), ossia su di un sistema di registri distribuiti, oltre ad esplorare nuovi servizi a valore aggiunto, che diventano possibili grazie alla programmabilità della moneta.
Il progetto di sperimentazione si articola in due cantieri: uno sulla infrastruttura e sul modello distributivo, per analizzare la fattibilità tecnica; un secondo sulla programmabilità, per sperimentare casi d’uso che possano differenziare l’euro digitale di banca centrale dai pagamenti elettronici già disponibili. Il primo cantiere sarà condotto in collaborazione con Sia, in sinergia con l’infrastruttura delle banche ABI Lab Chain, che vede già attivi 100 nodi distribuiti in Italia, e con le banche che vi operano. Il secondo cantiere sarà articolato in diversi tavoli, dedicati a casi d’uso, in collaborazione con le banche e le società Ntt Data, Pwc e Reply, che hanno dato disponibilità con proprie risorse. All’iniziativa possono partecipare tutte le banche interessate.
L’iniziativa si inserisce nel contesto di grande attenzione al tema. Nel 2020 molte banche centrali hanno accelerato lo studio e le ipotesi di emissione di una valuta digitale di banca centrale, una forma elettronica di moneta di banca centrale distribuita ai cittadini. La Banca centrale europea (Bce) sta attivamente lavorando in tema, anche attraverso il documento posto in consultazione il 12 ottobre 2020, dopo aver pubblicato il “Report on a digital euro”, uno studio approfondito sull’euro digitale redatto dall’High-Level Task Force on Central Bank Digital Currency (HLTF-CBDC) dell’Eurosistema e approvato dal Consiglio direttivo.
La Bce ritiene opportuno prepararsi ad un eventuale lancio di un euro digitale per tre ragioni strategiche: supportare la digitalizzazione dell’economia europea; rispondere al superamento dell’uso del contante come mezzo di pagamento; rispondere efficacemente ad uno scenario di maggiore diffusione di monete digitali emesse da privati o da banche centrali di altri paesi. Di qui l’euro digitale, una passività di banca centrale in forma digitale, che si accompagna al contante e ai depositi presso le banche centrali.