Il ministro Giorgetti è intervenuto all’Assemblea di Confcommercio sottolineando il ruolo cruciale di promuovere la cultura del lavoro e dell'impresa per una crescita del Paese solida e duratura.
Il ministro Giancarlo Giorgetti è intervenuto all’Assemblea annuale di Confcommercio dove ha sottolineato l’importanza di promuovere la crescita.
“Il RecoveryPlan, per ora è solo Plan, diventerà Recovery se il Paese mette al centro la cultura del lavoro e dell'impresa”, ha dichiarato il ministro aggiungendo che “solo così riusciremo a far scattare la crescita di cui abbiamo bisogno“.
Giorgetti ha sottolineato che obiettivo del governo è quello di concentrare gli interventi su tutto ciò che possa rendere il rimbalzo economico un’occasione di crescita duratura: “un rimbalzo che deriva dal fatto che stiamo tornando ad essere liberi. Pur con condizioni e regole dure, le nostre città e le imprese sono tornate a vivere. Questa nuova espressione di libertà, che si traduce in consumi, sono il frutto delle scelte operate“, ha evidenziato il ministro rivolgendosi agli imprenditori presenti in platea.
Il ministro ha ricordato il trauma sociale ed economico causato dalla pandemia che ha colpito duramente tutti coloro che, in modo diretto o indiretto, sono legati al turismo e al commercio: “Penso alle discoteche e alle sale da ballo che ancora oggi non possono svolgere la loro attività, è l'unica attività ancora chiusa”, ha proseguito Giorgetti sottolineando come in tutti i Consigli dei ministri abbia chiesto di valutare la riapertura perché “riveste un significato economico importante legato al diritto al lavoro per migliaia di lavoratori”.
Sul tema della concorrenza, il ministro ha dichiarato che è una delle tante riforme che sono scritte nel PNRR e che verrà approvata prossimamente: “È una cosa importante che l'Europa ci chiede di garantire. È giusto questo richiamo ma deve essere declinato rispetto alle circostanze sociali che la realtà produttiva del Paese ha contribuito a creare nel tempo. Non possiamo dimenticare che molte di queste imprese sono familiari“.
Il ministro ha infine parlato dei rischi della trasformazione ambientale ed energetica: “gli obiettivi che vengono posti a livello globale, a livello europeo, sono obiettivi assolutamente condivisibili" ma è necessario che ci sia "una condizione di concorrenza leale”.