Oggi all'Assemblea di Confindustria il Presidente Bonomi ha sottolineato, durante il suo intervento, "servono scelte per l'Italia del futuro. Scelte anche controvento. Serve il coraggio del futuro".
Questo pomeriggio alle 15 il Presidente Bonomi ha tenuto il suo primo di scorso ufficiale da Presidente di Confindustria, nell'assemblea pubblica all'Auditorium Parco della Musica di Roma. “II coraggio del futuro” è lo slogan dell'assemblea scelto da Bonomi, che ieri è stato ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme al direttore generale, Francesca Mariotti. Oggi in platea anche Premier Giuseppe Conte, che è intervenuto con un discorso, presente anche il Ministro Patuanelli. In sala Santa Cecilia presenti ministri, istituzioni, sindacalisti, e molti imprenditori.
Temi centrali dell'Assemblea: crescita del Paese e lavoro. Dal discorso, da poco concluso del Presidente di Confindustria, parte la proposta che anche i lavoratori dipendenti "paghino da soli l'Irpef".
Bonomi ha chiesto al governo una riforma degli ammortizzatori sociali e una ristrutturazione del reddito di cittadinanza. "Serve un nuovo grande patto per l'Italia, ha detto, è su un concetto più ampio di produttività che si devono concentrare le azioni e le politiche dei prossimi anni, con l'obiettivo di massimizzare il ruolo di motore dello sviluppo del sistema delle imprese e del lavoro, dare nuova centralità alla manifatture" ha poi aggiunto "servono scelte per l'Italia del futuro. Scelte anche controvento. Serve il coraggio del futuro".
Sull'uso del Mes dire di no, secondo il leader degli industriali, significa arrecare un "danno certo all'Italia". Serve "un quadro netto di poche decisive priorità", e, rivolgendosi direttamente al premier Conte, ha chiesto "strumenti e fini per indirizzare la politica economica e industriale dell'Italia". E avverte: "Serve una rotta precisa per dare significato complessivo alle misure, e per tracciare la rotta serve un approdo sicuro".