Le iniziative europee per una più efficiente e trasparente gestione degli NPL.
Al fine di affrontare in maniera proattiva il possibile incremento degli NPL che si potrebbe generare a seguito della pandemia, a dicembre 2020 la Commissione Europea ha lanciato un piano d’azione che si sta concretizzando in importanti iniziative volte a favorire la trasparenza e l’efficacia di un mercato secondario dei crediti deteriorati. Nell’ambito di questo piano d’azione, sono stati recentemente pubblicati tre documenti, oggetto di sintesi nella Circolare Tecnica Assilea n. 30/2021.
L’obiettivo è quello di aumentare le informazioni sulle transazioni ed i recuperi da NPL, rendere più fruibili e disponibili tali informazioni agli stakeholder interessati, riconoscere gli sconti applicati in fase di cessione degli NPL ai fini di un minore assorbimento patrimoniale per i soggetti acquirenti.
L’Autorità per la vigilanza bancaria europea (EBA) il 4 maggio 2021 ha pubblicato un documento che rimarrà in discussione fino al 31 agosto 2021 e che va a modificare gli attuali schemi (“template”) di segnalazione dei crediti deteriorati. L’iniziativa ha l’obiettivo di renderli più facilmente fruibili e meno complessi, per un più diffuso utilizzo degli stessi. La discussione è rivolta a tutti gli stakeholders del mondo NPL e propone una serie di modifiche all’attuale schema, in termini di: ristrutturazione delle categorie di dati, ridefinizione dei dati richiesti all’interno delle classi di asset analizzati, categorizzazione dei dati definiti “critici” ai fini dell’informativa, proporzionalità del grado di informazione fornita.
È prevista la distinzione di differenti categorie di NPL, tra le quali è presente quella del leasing mobiliare, quella dei finanziamenti auto a privati e quella dei finanziamenti di immobili non residenziali.
Le preesistenti 17 categorie di informazioni sono state ricondotte a 5 templates di più facile consultazione da parte del mercato riguardanti: informazioni sulla controparte e il gruppo di appartenenza; la relazione contrattuale della controparte (prenditore di un prestito, locatario, garante ecc.); informazioni sul contratto (quali: il tasso di interesse, la qualità dell’esposizione, lo status di past-due, il rating esterno o interno dell’operazione, eventuali agevolazioni e tutte le informazioni riguardanti eventuali concessioni “forbearance” sulla posizione, ecc.); informazioni sulle garanzie ed eventuali procedure di recupero; lo storico dei recuperi degli ultimi 36 mesi ed il piano dei pagamenti per i successivi 36 mesi. Le caratteristiche dei dati sono descritte nel “glossario” e cambiano in funzione dei diversi asset e delle diverse categorie, ma non è prevista nel documento la possibilità di lasciare in bianco il campo dati. L’EBA chiede inoltre feedback al sistema sulla possibilità di applicare un principio di proporzionalità sul livello di informativa da fornire in base alla dimensione delle esposizioni NPL.
La pubblicazione dei nuovi template è prevista per dicembre 2021. Tali nuovi schemi saranno inclusi nella consultazione sugli standard tecnici di implementazione (ITS) della “Directive on credit servicers, credit purchasers and the recovery of collateral” attualmente in fase di finalizzazione.
Questa consultazione si ricollega a quella pubblicata il 16 giugno u.s. dalla Commissione Europea volta a migliorare la trasparenza e l’efficienza nel mercato secondario degli NPL, che presenta le seguenti due proposte.
La stessa Commissione Europea raccomanda un giusto bilanciamento tra costi e benefici di eventuali requisiti informativi aggiuntivi ed una razionalizzazione volta a evitare una sovrapposizione di segnalazioni. I feedback a tale consultazione sono richiesti entro l’8 settembre 2021.
Per non ostacolare la cessione degli NPL con ulteriori aggravi patrimoniali a carico di chi li acquisisce, l’EBA ha, inoltre, posto in consultazione il 24 giugno 2021 un documento che introduce una modifica al trattamento prudenziale degli NPL. Riconosce, ai fini di un minor assorbimento patrimoniale, alle banche che acquistano crediti deteriorati, lo sconto che è stato loro praticato sul valore dell’esposizione in sede di cessione. Tale modifica, che verrà ripresa anche dalla nuova regolamentazione europea sui requisiti patrimoniali delle banche, non è una novità all’interno del nostro sistema. Nella sua nota di chiarimenti sulle disposizioni di vigilanza degli intermediari finanziari pubblicata a febbraio 2021 (link), Banca d’Italia aveva, infatti, già chiarito che per i crediti acquistati, lo sconto è trattato in modo analogo alle rettifiche di valore specifiche nel calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte delle esposizioni deteriorate. Tale consultazione si chiude il 24 settembre 2021, per quanto, su questo punto, il nostro sistema sembrerebbe già allineato …