L’iniziativa congiunta assume rilevante importanza nel contesto di incertezza dovuta al persistere dell’emergenza sanitaria che impone la massima attenzione sulla necessità di continuare a supportare le famiglie italiane nell’ambito del credito immobiliare.
Accesso al credito
Verranno presentate proposte per migliorare l’accesso al credito quali:
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il potenziamento delle disponibilità finanziarie del Fondo prima casa che al 31 dicembre 2020 ha consentito l’accesso ai mutui a 209.000 famiglie per un controvalore in termini di mutui ammessi alla garanzia del Fondo pari a oltre 23,5 mld di euro;
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l’istituzione di specifici Fondi di garanzia (o di sezioni speciali del Fondo prima casa) per favorire investimenti nella ristrutturazione degli immobili già di proprietà;
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ulteriori misure che possono favorire i finanziamenti/investimenti per la riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli immobili, anche attraverso l’analisi delle riflessioni elaborate nell’ambito dello specifico “Tavolo Tecnico per favorire la riqualificazione degli immobili” al quale partecipano ABI e Consumatori.
Sostegno alle famiglie in difficoltà
Il perdurare dell’emergenza epidemiologica impone una riflessione sulle iniziative volte a prevenire lo stato di insolvenza attraverso misure di sostegno al pagamento delle rate dei mutui garantiti da ipoteche su immobili per le famiglie in difficoltà. Per cui si propone di:
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confermare, per ampliare la platea delle famiglie che possono ricorrere al Fondo, le misure in deroga alla ordinaria disciplina del Fondo Gasparrini riguardanti l’importo massimo dei mutui, la non necessità di presentare il reddito ISEE per ottenere l’accesso ai benefici del Fondo stesso, la possibilità di chiedere la sospensione del pagamento delle rate anche per i mutui che fruiscono della garanzia del Fondo prima casa, la possibilità di sospendere le rate anche per autonomi e professionisti che hanno registrato riduzioni del loro fatturato. Al 15 gennaio 2021 il Fondo ha sospeso oltre 200.000 mutui per un controvalore di quasi 20 mld di euro in termini di debito residuo;
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valutare l’approfondimento di eventuali proposte (anche di natura legislativa) volte a perseguire la tutela del mutuatario insolvente e al contempo rendere più efficiente il recupero del credito.
Rafforzamento della consapevolezza del consumatore
Anche alla luce della piena entrata in vigore delle normative europee in tema di default occorre ulteriormente aumentare le capacità del consumatore nel comprendere il prodotto di credito e/o servizio accessorio che intende sottoscrivere in termini di costi complessivi, rischi assunti (ad es. di credito e di mercato) e di coerenza rispetto alle proprie aspettative/esigenze. A tal fine, si ritiene importante:
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favorire la conoscenza dei prodotti di credito e degli strumenti pubblici esistenti già a disposizione dei mutuatari;
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realizzare congiuntamente strumenti informativi al consumatore al fine di favorire l’assunzione di decisioni maggiormente consapevoli attraverso, ad esempio lo sviluppo di iniziative quali attività di formazione dei rappresentanti delle Associazioni dei consumatori su alcune tematiche di interesse del credito immobiliare alle famiglie, la predisposizione di strumenti di educazione finanziaria da diffondere anche attraverso i canali web delle Parti nonché di altri soggetti interessati.
Le 17 Associazioni dei consumatori che hanno collaborato all'iniziativa sono ACU, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con, UNC.