Una “Bad Bank” europea per gestire l’enorme massa di crediti deteriorati, passati e futuri. Entro settembre si saprà se e come verrà costituita.
L'Europa vuole una “Bad Bank” unica per gestire l’enorme massa di crediti deteriorati, figli della Covid Era. La Commissione UE nella seduta del 25 settembre deciderà se e come sarà.
Intanto che cos'è una Bad Bank?
Una Bad Bank è un veicolo, ossia si tratta di un’istituto creato appositamente per raccogliere i titoli cosiddetti “tossici”, nel particolare Npl ma anche quello in bonis ad alto rischio. Nel caso al vaglio della Banca Centrale Europea, le componenti “tossiche” arriverebbero da tutte le banche europee.
La Bad Bank si distingue generalmente dall’ala buona dello stesso istituto.
La good bank si occupa delle attività sane e dell’attività della banca, mentre la parte bad raccoglie in sè proprio le criticità ed i titoli più pericolosi per la tenuta dell’istituto.
Come funziona?
La scissione tra le due aree avviene con una scissione azionaria in 2 passi:
Bad Bank Europa, di cosa si tratta?
La “Bad Bank” europea sarebbe funzionale a “ripulire” i bilanci della banche dai crediti deteriorati, sia di quelli già in “pancia” legati alle crisi passate e sia di quelli che saranno creati dal blocco delle attività produttive necessario al contenimento dell’epidemia di Coronavirus. Nel complesso, attualmente in Europa i crediti deteriorati totalizzano 506 miliardi di euro, pari a circa il 3,2% del totale, circa la metà rispetto a qualche anno fa. Ad oggi, infatti, sembra che i finanziamenti che molto probabilmente non verrebbero ripagati potrebbero essere sul valore di 500 miliardi di euro e potrebbero salire fino a 1000 miliardi. Ma il dato è destinato ad aumentare, e, si teme, in maniera considerevole.
E...
gli NPL cosa sono e a quali categorie appartengono?
Uno dei termini più citati in questi mesi di difficoltà bancarie è Npl, acronimo che esprime la locuzione inglese “non performing loans”. Il termine, traducibile in italiano con “crediti deteriorati”, evidenzia crediti la cui riscossione, da parte delle banche, è diventata incerta. Non solo per quanto riguarda il rimborso totale, ma anche per la parte relativa agli interessi. I crediti non performanti sono generalmente il risultato di una situazione economica avversa, ma spesso anche di una inefficiente fase di valutazione del creditore.
Il termine Npl individua una classe decisamente ampia di attività. All’interno di essa si trovano crediti con un diverso grado di deterioramento. In applicazione del regolamento UE 227/2015 la Banca d'Italia ha previsto una nuova classificazione degli attivi deteriorati. Con questa nuova classificazione le precedenti nozioni di crediti incagliati e di crediti ristrutturati sono state abrogate.
Scendendo più nel dettaglio si trovano:
forborne performing exposures, se riguardano clienti performing in difficoltà finanziaria,
non performing exposures with forbearance measures, se riguardano clienti classificati in stato di deterioramento.
La definizione di “forborne” non sostituisce le esistenti categorie di attività deteriorate, ma si pone come strumento informativo addizionale.