La ripresa economica prosegue con andamenti differenziati fra paesi
Alla fine dello scorso anno la ripresa si è rafforzata negli Stati Uniti e in altri paesi avanzati, mentre nell'area dell'euro il prodotto ha decisamente decelerato. La recrudescenza della pandemia e le strozzature dal lato dell'offerta pongono rischi al ribasso per la crescita. L'inflazione è ulteriormente aumentata quasi ovunque; nell'area dell'euro è al massimo dall'avvio dell'Unione monetaria, a causa degli eccezionali rincari energetici; le previsioni dell'Eurosistema indicano un graduale rientro delle pressioni inflazionistiche nel corso dell'anno.
La politica monetaria della BCE resta espansiva; gli acquisti di titoli si ridurranno gradualmente
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ritiene che i progressi della ripresa economica e verso il conseguimento dell'obiettivo di inflazione nel medio termine consentano una graduale riduzione del ritmo degli acquisti di attività finanziarie. L'orientamento della politica monetaria resterà espansivo e la sua conduzione flessibile e aperta a diverse opzioni in relazione all'evoluzione del quadro macroeconomico.
In Italia la crescita ha rallentato; l'inflazione risente dei rincari energetici
Sulla base dei modelli della Banca d'Italia, nel quarto trimestre del 2021 il PIL avrebbe registrato una crescita attorno al mezzo punto percentuale, in rallentamento rispetto ai due trimestri precedenti, caratterizzati da una forte espansione dell'attività. È proseguito il recupero dell'occupazione. Le condizioni di offerta del credito restano distese; la qualità degli attivi bancari si mantiene elevata. L'inflazione è salita, sospinta dalle quotazioni dell'energia; al netto delle componenti volatili resta moderata. Gli aumenti dei costi di produzione si sono trasmessi finora in misura modesta sui prezzi al dettaglio.
La manovra di bilancio prevede interventi espansivi per il triennio 2022-24
Secondo le informazioni preliminari disponibili, nel 2021 l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche sarebbe sceso sia rispetto all'anno precedente sia rispetto alle ultime stime del governo; anche il rapporto tra il debito e il prodotto avrebbe registrato una dinamica più favorevole delle attese. La manovra di bilancio per il triennio 2022-24 è espansiva.
La crescita del PIL proseguirà nei prossimi tre anni; l'inflazione nel medio termine si ridurrà
Nel Bollettino si presentano le proiezioni macroeconomiche per l'Italia per il triennio 2022-24. Il PIL recupererebbe intorno alla metà di quest'anno i livelli precedenti la pandemia. In media d'anno il prodotto aumenterebbe del 3,8 per cento nel 2022 e a ritmi più bassi nel biennio successivo. I prezzi al consumo salirebbero del 3,5 per cento quest'anno per i rincari dei beni energetici, che tuttavia si attenuerebbero gradualmente esaurendosi verso la fine dell'anno; l'inflazione si attesterebbe su valori moderati nel biennio successivo. L'incertezza sulle proiezioni è elevata. Nel breve termine è connessa con l'evoluzione delle condizioni sanitarie e con le tensioni sul lato dell'offerta. Nel medio termine, le proiezioni rimangono condizionate alla piena attuazione dei programmi di spesa inclusi nella manovra di bilancio e alla realizzazione completa e tempestiva degli interventi previsti dal PNRR.