Il Governatore Fabio Panetta interviene su "il costo di non emettere un euro digitale" alla conferenza "The macroeconomic implications of central bank digital currencies" del Centre for Economic Policy Research e BCE.
L'euro digitale sarebbe una forma digitale di contante che potrebbe essere utilizzata per tutti i pagamenti digitali in tutta l'area dell'euro, gratuitamente, sia online che offline.
in tutta l'area dell'euro, gratuitamente, sia online che offline. Offrirebbe il massimo livello di
livello di privacy più elevato per impostazione predefinita e permetterebbe agli utenti di regolare i pagamenti istantaneamente in
centrale. Potrebbe essere utilizzato per i pagamenti da persona a persona (P2P), per i punti vendita, per il commercio elettronico e per i pagamenti governativi.
pagamenti governativi. Nessuno strumento di pagamento digitale esistente offre tutte queste caratteristiche.
L'euro digitale colmerebbe questa lacuna. E le sue caratteristiche progettuali eviterebbero che la sua introduzione
tensioni finanziarie e fornire incentivi adeguati a tutte le parti coinvolte.
coinvolte. Contribuirebbe all'inclusione finanziaria, promuovendo al contempo l'integrazione, l'innovazione e la resilienza del mercato europeo dei pagamenti.
e la resilienza del mercato europeo dei pagamenti.
Ma soprattutto, le preoccupazioni talvolta espresse tendono a trascurare una considerazione cruciale.
considerazione cruciale.
Valutare i vantaggi e gli svantaggi prospettici dei CBDC partendo dal presupposto che il panorama dei pagamenti non cambierà
che il panorama dei pagamenti non cambierà in futuro può essere fuorviante. Farlo
sarebbe ignorare il fatto che le nostre economie del XXI secolo sono in uno stato di cambiamento, come
come dimostrano i molteplici shock tecnologici che colpiscono molti settori dell'economia
- Si pensi all'ascesa dell'intelligenza artificiale generativa, per fare un esempio recente. E
il settore dei servizi finanziari non è certo esente dall'inesorabile progresso della rivoluzione digitale.
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