Lo studio esamina l'interazione tra il liquidity coverage ratio (LCR), la composizione del collateral pool, le caratteristiche delle banche e l'attività di prestito. Il contributo è duplice. In primo luogo, si analizza come le caratteristiche delle banche siano correlate al loro tasso di trasformazione della liquidità. Il risultato principale è che le variabili relative alla liquidità e all'efficienza delle banche hanno un impatto sul loro tasso di trasformazione della liquidità, mentre non risulta alcun legame con gli indicatori di solidità patrimoniale. L'analisi conferma, pertanto, l'idea che le banche centrali possano fornire liquidità e ampliare la gamma di garanzie idonee, senza assumere rischi eccessivi nei loro bilanci. In secondo luogo, si esamina la correlazione tra il tasso di trasformazione della liquidità delle banche e l'offerta di credito. Dall'indagine emerge che le banche che impegnano più attività illiquide in cambio di riserve di banca centrale sono quelle che hanno aumentato maggiormente i loro prestiti all'economia, suggerendo che l'ampia gamma di garanzie idonee nell'area dell'euro avrebbe supportato l'erogazione di credito all'economia reale negli ultimi anni e, in particolare, durante la pandemia.