Il lavoro presenta un quadro di sintesi del complesso delle informazioni raccolte dalla Banca d'Italia sull'emissione e l'offerta in Italia di titoli di debito, tra cui quelle raccolte ai sensi dell'art. 129 del Testo unico bancario (TUB). L'analisi è condotta con riferimento agli strumenti finanziari in circolazione nel periodo tra dicembre 2008 e dicembre 2022. Il lavoro mostra come, rispetto ai massimi raggiunti nel 2012, l'ammontare di titoli di debito in circolazione in Italia sia diminuito di circa un terzo, nonostante le emissioni delle imprese non finanziarie siano raddoppiate. Il fenomeno è riconducibile al minore ricorso alle emissioni obbligazionarie da parte del settore bancario, a fronte dell'aumento dei depositi e del rifinanziamento presso l'Eurosistema. Il mercato delle obbligazioni bancarie strutturate, in particolare, si è drasticamente ridotto e non è stato compensato dall'aumento delle emissioni di certificates negli ultimi anni. Dall'analisi delle Segnalazioni 129, inoltre, emerge che l'attività di collocamento delle emissioni di soggetti non residenti è svolta prevalentemente da grandi gruppi bancari attivi a livello internazionale. Avere una visione d'insieme del mercato dei titoli di debito in circolazione in Italia aiuta a comprendere le scelte di finanziamento degli intermediari finanziari e delle imprese, consente di analizzare possibili rischi per la stabilità finanziaria e permette di valutare l'impatto di misure regolamentari, sia ex ante sia ex post.