I giudizi sulle vendite delle imprese con almeno 20 addetti segnalano un'ulteriore crescita nei servizi privati non finanziari nei primi nove mesi del 2024 e una contrazione per le aziende dell'industria in senso stretto. La manifattura ha risentito principalmente dell'andamento delle esportazioni, su cui ha influito la debolezza del ciclo manifatturiero nell'area dell'euro, in particolare in Germania.
Per i prossimi sei mesi le vendite aumenterebbero sia nel mercato interno sia in quello estero; quelle in Germania si ridurrebbero ancora nel comparto tessile, abbigliamento e calzature e nella metalmeccanica, ma a un ritmo inferiore.
Le ore lavorate hanno continuato a crescere nei servizi e hanno rallentato nella manifattura; in entrambi i comparti, le imprese ne prefigurano un aumento nei prossimi 6 mesi. Le prospettive dell'occupazione nel complesso del 2024 restano positive.
La domanda di prestiti bancari nel primo semestre del 2024 è rimasta debole. Le condizioni di indebitamento, che erano significativamente peggiorate nell'ultimo biennio, sono valutate in miglioramento, ma prevalgono ancora giudizi di stabilità.
I piani di investimento formulati alla fine dello scorso anno, che prefiguravano una crescita dell'accumulazione, sono stati realizzati dalla maggior parte delle imprese. Per il 2025 le aziende prevedono un'ulteriore espansione in tutti i settori a eccezione di quello tessile, abbigliamento e calzature. Le imprese si attendono un aumento nei prossimi 12 mesi dell'adozione degli strumenti di intelligenza artificiale generativa nei processi aziendali.
Nel 2024 l'attività del settore edile continuerebbe a crescere, sebbene meno che nello scorso anno, trainata dalla realizzazione di opere pubbliche. Un'ulteriore espansione della produzione è attesa nel 2025.
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