La sostenibilità è l’unica strategia di crescita per l’Unione europea con due strumenti: la biodiversità e il Farm to Fork.
La sostenibilità è l’unica strategia di crescita per l’Unione europea. Oggi sono stati presentati due pilastri del Green Deal europeo: la strategia per la biodiversità, volta a contrastare la perdita di biodiversità con nuovi obiettivi fissati al 2030, e quella Farm to Fork (Dal campo alla tavola), il piano per la sostenibilità del sistema agroalimentare.
Nel pieno della Covid Era è ancora più importante che la ripresa economica sia improntata sulla sostenibilità. La crisi sanitaria ha dimostrato quanto la perdita di biodiversità renda "vulnerabili" e quanto sia cruciale un sistema alimentare ben funzionante per la nostra società.
Ma le due strategie presentate oggi sono un elemento centrale anche nell’ottica del piano di risanamento dell’UE, per creare opportunità economiche e di investimento.
Dalla Commissione stimano che a livello globale sistemi alimentari sostenibili possano creare un nuovo valore economico per oltre 1,8 trilioni di euro.
Non solo un’opportunità economica e di investimento. Le due strategie del Green Deal rappresentano anche la condizione necessaria per raggiungere la neutralità climatica in Europa (zero emissioni nette) entro il 2050.
Perdita della biodiversità e crisi climatica sono interdipendenti tra loro: il ripristino delle foreste, dei suoli e delle zone umide e la creazione di spazi verdi nelle città è essenziale per raggiungere la necessaria mitigazione del cambiamento climatico entro i termini temporali prestabiliti.
Bruxelles mira a sbloccare 20 miliardi di euro all’anno per la biodiversità attraverso varie fonti, tra cui fondi europei, finanziamenti nazionali e investimenti privati.
L’obiettivo è quello di fornire all’UE una posizione di leadership nel mondo per affrontare la crisi globale della biodiversità.
La strategia Farm to Fork invece consentirà la transizione verso un sistema alimentare dell’UE più sostenibile. L’intento è quello di ridurre al minimo l’impatto del sistema agroalimentare e della produzione sull’ambiente e sul clima. Gli obiettivi fissati comprendono una riduzione del 50 per cento dell’uso e del rischio di pesticidi, una riduzione di almeno il 20 per cento dell’uso di fertilizzanti.
“Siamo pronti a raccogliere la sfida ambiziosa che ci lancia oggi la Commissione europea con la presentazione delle sue strategie Farm to Fork e Biodiversità, ma non a qualunque prezzo”. “Si tratta – commenta Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo – dell’inizio di un percorso che deve portare alla creazione di un patto fiduciario tra produttori e consumatori europei basato sulla qualità, la trasparenza e sicurezza dei processi produttivi e dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole”.