Il commento del Ministro della P.A. Brunetta alle Previsioni economiche d'inverno della Commissione europea.
"Le previsioni economiche d’inverno, pubblicate dalla Commissione europea e presentate dal commissario Gentiloni, segnano una moderata frenata in tutte le economie degli Stati Ue. Pesano, indubbiamente, la recente ondata Omicron e il rialzo del costo dell’energia. Tuttavia, l’ottimismo della Commissione non viene meno e le prospettive per il 2022 rimangono solide, soprattutto per l’Italia.
Per quest’anno, infatti, l’economia europea e quella dell’eurozona sono previste crescere entrambe del +4,0%, mentre l’Italia crescerà del +4,1%, quindi sopra la media dei 27 Paesi e dell’eurozona. Faremo meglio di Francia e Germania, che cresceranno entrambe del +3,6%. Tra i grandi Paesi solo la Spagna crescerà a un ritmo più sostenuto (+5,6%), ritmo che però dipende anche dalla minor crescita (+5,0%) registrata nel 2021 rispetto a Italia e Francia.
L’economia italiana, forte dello slancio registrato nel 2021, con una crescita del +6,5%, continuerà, pertanto, a espandersi anche nel 2022, recuperando completamente il gap registrato durante il momento più acuto della pandemia. La produzione industriale 2021, secondo i dati Istat, ha già colmato completamente la differenza con i valori pre-pandemici, grazie a un incremento del +11,8% rispetto all’anno precedente, il quale aveva registrato una flessione del -11,4% rispetto al 2019.
Buone notizie, registrate dalla Commissione europea, anche sul fronte della spesa per investimenti, che resteranno in fase espansiva sia nel 2022 sia nel 2023, anche in virtù dei fondi europei a supporto del Pnrr.
Con il graduale rallentamento della diffusione della variante Omicron e un atteso superamento delle misure preventive di contrasto alla diffusione del contagio, che ridarebbero slancio soprattutto al settore dei servizi di prossimità, il Pil di quest’anno potrebbe così crescere anche di qualche decimale in più rispetto al +4,1% previsto dalla Commissione.
Se queste prospettive di crescita fossero confermate a fine anno, l’Italia farebbe così nuovamente da traino all’economia europea, assumendo un ruolo propulsivo della ripresa economica del Vecchio Continente. Abbiamo intrapreso un sentiero virtuoso. Ora più che mai serve continuare sul percorso delle riforme e degli investimenti per cambiare in meglio il nostro Paese".
Queste le parole del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.