Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dettagli dell’emissione tramite sindacato del nuovo benchmark BTP a 10 anni, con scadenza 1° dicembre 2031 e cedola annua dello 0,95%.
Hanno partecipato all’operazione oltre 330 investitori per una domanda complessiva pari a circa 67,7 miliardi di euro. La maggiore quota del collocamento è stata sottoscritta da fund manager (il 60,6%), mentre le banche ne hanno sottoscritto il 22,3%. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 11,2% dell’emissione (in particolare il 5,8% è andato a fondi pensione e assicurazioni, mentre il 5,4% è stato allocato a istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato il 5,9% dell’ammontare complessivo.
La distribuzione geografica del titolo è stata estremamente diversificata, con una partecipazione che ha visto il coinvolgimento di circa 35 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati la maggior parte dell’emissione (85,4%), mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 14,6%. Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante del collocamento, circa l’80%, è stata sottoscritta da investitori europei, provenienti in particolare da Regno Unito (43,1%), Germania, Austria e Svizzera (11,3%), penisola iberica (8,6%), Francia (6,8%), paesi scandinavi (6,7%), paesi dell’Europa centro-orientale (1,3%) e altri paesi europei (2,2%). La restante quota dell’emissione, pari al 5,4%, è stata collocata al di fuori dell’Europa, in particolare nel Nord America (2,3%) ed in Asia (3,1%).
Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato composto da BNP Paribas, Crédit Agricole Corp. Inv. Bank, Goldman Sachs Bank Europe SE, HSBC Continental Europe e Intesa Sanpaolo S.p.A. che hanno partecipato in veste di lead manager, mentre gli altri Specialisti in titoli di Stato hanno rivestito il ruolo di co-lead manager dell’operazione.