L'economia dell'UE subirà una grave recessione a causa della pandemia di Coronavirus, nonostante una risposta politica rapida e globale sia a livello dell'UE che a livello nazionale
L'economia dell'Ue subirà una profonda recessione quest'anno a causa della pandemia di coronavirus, nonostante la risposta politica "rapida e completa a livello sia dell'Ue che nazionale". E' quanto afferma la Commissione europea nelle sue Previsioni economiche pubblicate a Bruxelles.
Le previsioni economiche per l'estate 2020 prevedono che l'economia dell'Eurozona si contrarrà dell'8,7% nel 2020, per poi tornare a crescere del 6,1% nel 2021. Per il 2020 è attesa pertanto una contrazione significativamente superiore ai livelli che figuravano nelle previsioni di primavera. Anche la crescita nel 2021 sarà leggermente meno consistente di quanto previsto in primavera.
Previsioni per l’Italia
La crisi del Covid-19 e le misure di contenimento 'hanno spinto l'Italia in una contrazione economica profonda'. Lo indica la Commissione europea nel nuovo rapporto di previsione. Nel primo trimestre il pil è calato del 5,3% e nel secondo 'il danno all'attività economica è atteso essere più forte'. L'economia ha iniziato a riprendersi dalla produzione dovuta alla pandemia 'non appena le misure di contenimento associate hanno iniziato ad allentarsi a maggio'. In assenza di una seconda ondata di infezioni, l'attività economica inizierà a riprendersi nel terzo trimestre di quest'anno, aiutata da un sostanziale sostegno dell'azione politica'.
Previsioni UE
L'impatto della pandemia sull'attività economica è stato già considerevole nel primo trimestre del 2020, anche se la maggior parte degli Stati membri ha iniziato a introdurre misure di confinamento solo a partire da metà marzo. Con un secondo trimestre del 2020 caratterizzato da un periodo più lungo di perturbazioni e di confinamento, si prevede che la produzione economica avrà subito una contrazione significativamente maggiore rispetto al primo trimestre. Tuttavia i primi dati relativi a maggio e giugno indicano che il peggio potrebbe essere passato. Si prevede che la ripresa acquisti vigore nella seconda metà dell'anno, pur rimanendo incompleta e disomogenea tra gli Stati membri.
Per quanto riguarda l’inflazione, le prospettive generali in materia sono sostanzialmente immutate rispetto alle previsioni di primavera, anche se sono cambiate in modo significativo le forze sottostanti che determinano i prezzi.
Presentando le previsioni economiche d'estate, la Commissione Europea scrive che nel secondo trimestre del 2020, "con un periodo di gran lunga più lungo di lockdown, è previsto che la produzione" nell'Ue "si sia contratta molto di più" che nel primo trimestre. Tuttavia, i primi dati per maggio e giugno "suggeriscono che il peggio potrebbe essere passato. La ripresa dovrebbe prendere spinta nella seconda metà dell'anno, pur rimanendo incompleta e ineguale tra i diversi Stati".
Le prossime previsioni economiche della Commissione europea saranno le previsioni economiche d'autunno 2020, la cui pubblicazione è prevista per novembre 2020.
Scarica gli allegati sulle previsioni europee e i documenti collegati e le previsioni per l’Italia.