Forti aspettative di ripresa, ma non per i servizi alle imprese e turistici. Questa è l'analisi sulla fiducia di Confcommercio.
L'avanzamento della campagna vaccinale e la sensibile remissione dei contagi, unitamente alla drastica riduzione della contabilità dei decessi, influenzano il dato di giugno sul clima di fiducia di famiglie e imprese che manifestano in modo inequivocabile forti aspettative di ripresa.
Il sentiment dei consumatori, con un balzo di oltre il 4% rispetto a maggio, torna ai livelli dei mesi centrali del 2018, i più elevati dal 2000. Si stanno, dunque, concretizzando le condizioni ottimali per quel recupero della domanda coerente con una variazione del PIL prossima al 5% nell’anno in corso.
Il clima di fiducia delle imprese si riporta su valori prossimi a quelli record di marzo 2007, grazie al consolidamento delle valutazioni provenienti dalla manifattura e dal trasporto e magazzinaggio. I servizi alle imprese e quelli turistici non mostrano miglioramenti delle aspettative, a conferma che le attese di ripresa, seppure complessivamente ben impostate, presentano elementi di fragilità a causa delle ingenti perdite subite da importanti settori produttivi che ancora stentano a recuperare i livelli di attività pre-covid.
È il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sulla fiducia di imprese e famiglie a giugno diffusi oggi dall’Istat.