Riportiamo si seguito il sunto dell'ultimo numero della Rivista di Politica economica, fonte Confindustria.
- Recenti indagini dell’Eurobarometro mostrano come, nel 2024, la salute sia la seconda priorità per i cittadini europei. La salute è addirittura la principale questione di politica economica in un gruppo relativamente ampio di paesi, quali Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Portogallo e Ungheria.
- Eppure, solo pochi anni prima, nel 2019, i temi della salute (e della sanità) erano esclusi dalle prime dieci questioni prioritarie per la politica economica, se non per un vago legame con la sicurezza dei cibi e la necessità di proteggere i consumatori. La pandemia da Covid-19, affacciatasi a Wuhan in Cina alla fine del 2019, ha ribaltato completamente la prospettiva, ha cambiato l’ottica con la quale guardare alla sanità: dalla sanità solo come “costo sul quale risparmiare” alla sanità anche come “investimento sociale”.
- Se torniamo al dibattito sul Covid-19, soprattutto nella prima parte della pandemia, nel 2020, quando gli effetti sulla salute sono stati più marcati, un filone di pensiero ha attribuito la responsabilità della difficile situazione che abbiamo attraversato all’austerity degli anni successivi alla doppia crisi finanziaria internazionale dei mutui sub-prime e dei debiti sovrani. Un altro filone di pensiero se l’è invece presa con la governance dei sistemi sanitari, in particolare nel nostro Paese, attribuendo all’eccesso di regionalismo le conseguenze nefaste della pandemia. Entrambe le posizioni peccano tuttavia di un approccio semplicistico.
- Questo numero della Rivista di Politica Economica prova a fare chiarezza su alcune delle tante questioni da affrontare per un dibattito serio sul tema della sanità; e prova a farlo in modo oggettivo a partire dai numeri e dalle evidenze che oggi abbiamo sul settore. Due sono tuttora le questioni che animano il dibattito attuale. La prima concerne il volume di risorse destinato al settore. La seconda il regionalismo, in particolare il progetto di aumentare gli spazi e le forme di autonomia previsto dall’articolo 116 della Costituzione sotto il cappello del “federalismo asimmetrico” o “differenziato”.
- Nella prima parte del volume, dedicata all’evoluzione del settore e alle grandi questioni organizzative, si affrontano i temi della spesa sanitaria, della governance e delle due grandi componenti di un sistema sanitario nella produzione di servizi, il comparto ospedaliero e quello dei servizi territoriali. Nella seconda parte. presentiamo una serie di approfondimenti sulle prospettive dei sistemi sanitari, in relazione all’evoluzione demografica, delle competenze e dei mercati.