Il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2021 fotografa il quadro macroeconomico nazionale corrente e gli scenari per gli anni futuri. Considerazioni, analisi e comparazione con il PNRR. Il documento è ora alle Camere.
Analisi delle principali evidenze e punti d'interesse per il settore del DEF 2021, un'analisi focalizzata e sintetica che di seguito proponiamo.
All'inizio del Documento, a firma del Ministro Franco, ora all'esame delle Camere, si prevede che entro l’autunno la percentuale di popolazione vaccinata raggiungerà l’80% (immunità di gregge). Rispetto alla crisi economica, il Governo punta a superarla tramite l’impulso alla ricerca medica, i sostegni economici, e le risorse europee.
Rispetto alla situazione in corso unitamente al DEF, verrà inviata al Parlamento per l’approvazione una richiesta di scostamento di ulteriori €40 miliardi approvata dal Governo, così da finanziare un nuovo decreto Sostegni entro la fine di aprile. Di queste risorse, circa la metà (€20 mld) andrà per i sostegni alle imprese. Anticipata, infine, una riforma volta a semplificare le procedure per la messa a terra dei progetti del PNRR e una riforma fiscale nella seconda metà del 2021.
Il documento provvede poi a fornire una fotografia delle previsioni economiche, comprensive degli effetti che avrà il PNRR, di seguito una sintesi:
Sempre facendo riferimento all’alto indebitamento, il documento anticipa che con ogni probabilità l’Unione europea sospenderà anche per il 2022 il Patto di stabilità e crescita, e che si penserà alla riduzione del debito solo una volta superata la fase emergenziale.
Rispetto al PNRR, nel documento si legge che il Piano approvato dall’Italia presenta risorse in eccesso rispetto a quelle che verranno effettivamente stanziate dall’Unione europea (una differenza di circa €30 mld), e che per attuare le progettualità, sarà necessario un piano complementare di investimenti. Questo piano vale all'incirca €70 miliardi che verranno distribuiti su 12 anni. Poco più di 30 saranno attivati tra il 2022 e il 2026. Infine, si specifica che il PNRR verrà attuato, oltre che con le risorse europee, con due fondi nazionali: il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) e, appunto, il fondo di investimento complementare.